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 2014  gennaio 05 Domenica calendario

MESSI, L’EX AFFARE IMPOSSIBILE LO VOGLIONO ALMENO IN TRE


Se Gareth Bale è costato 100 milioni e Alvaro Pereira 11, allora Lionel Messi può valerne benissimo 400. La stima — basata sul valore di mercato, l’impatto mediatico e la forza della reputazione — è di un professore spagnolo esperto di marketing sportivo internazionale, Gerardo Molina, ma la vera notizia è un’altra, anzi due.
La prima è che lo studio sul valore del fenomeno del Barcellona è stato fatto su commissione di tre club europei. La conferma che l’ipotesi di un Messi acquistabile non è più soltanto una favola: «Non posso dire di chi si tratta (Manchester City e Paris Saint Germain di sicuro, poi forse Chelsea o, chissà, Real Madrid, ndr ) per chiare ragioni di riservatezza — ha spiegato Molina alla catena radiofonica spagnola Cadena Ser —. Ma la loro intenzione era chiara: analizzare la fattibilità di un trasferimento di Messi».
La seconda notizia è che, secondo Molina, «c’è un club, sponsorizzato da un governo, che sarebbe disposto a pagare questa cifra». Gli indizi, naturalmente, portano tutti al Paris Saint Germain, di proprietà della Qatar Investment Authority e guidato dall’emiro Nasser Ghanim Al-Khelaïfi.
La cifra è mostruosa, basti pensare che, secondo l’ultima relazione della Deloitte aggiornata al 2012, solo due club al mondo varrebbero più di Messi: il Real Madrid (512,6 milioni) e il Barça (483). Gli altri, a partire dal Manchester United, terzo a 396, tutti dietro la Pulce: Bayern Monaco, Chelsea, Arsenal e naturalmente i club italiani, guidati dal Milan (256,9) davanti a Juventus (196,4), Inter (185,9) e Roma (115,9).
Eppure tutto ciò non deve né sorprendere né scandalizzare. Secondo l’esperto, infatti, la valutazione di Messi è solo figlia del mercato. E il mercato dice che l’argentino — il quale al momento guadagna 16 milioni l’anno (13 più 3 di bonus), uno meno di Cristiano Ronaldo — garantirebbe comunque un ritorno economico che giustificherebbe l’investimento: «L’impatto mediatico di Messi è cinque volte superiore a quello di Cristiano Ronaldo. La clausola rescissoria di 250 milioni è da considerarsi ormai irrilevante. Al momento non c’è giocatore al mondo il cui valore possa essere paragonato a quello di Messi».
Che un emiro possa comprarsi Messi dopo aver preso Ibrahimovic, Cavani, Thiago Silva eccetera eccetera è persino ovvio. Ma che Messi sia disposto a lasciare Barcellona lo è meno, anche se lo scenario è cambiato rispetto a qualche mese fa, quando solo immaginare Leo lontano dal Camp Nou era follia. Il 2013 è finito male per il campione, infortunio a parte (fermatosi il 10 novembre, è finalmente pronto, anche se non è stato convocato per la partita di oggi con l’Elche e dovrebbe rientrare sabato nel big match con l’Atletico Madrid). Sono comparsi dissapori con la dirigenza, rabbia per il megaingaggio di Neymar (il futuro tecnico e di immagine del club), forse anche la tensione crescente per un Mondiale in cui, oltre al titolo con l’Argentina, ci sarà in ballo la chance di raggiungere Maradona e Pelé fra i più grandi di sempre.
Poiché Messi non gioca per il Barcellona, ma è il Barcellona, l’ipotesi di un suo addio a soli 27 anni rimane incredibile. Se però gli esperti scoprissero che — oltre che per l’acquirente e per Leo che guadagnerebbe ancora di più — l’investimento sarebbe un affare pure per il venditore, allora le cose potrebbero cambiare in fretta. Nell’epoca in tutto è vendibile, forse lo è anche il più bravo di tutti. Soprattutto a certe cifre.
Alessandro Pasini