ItaliaOggi 4/1/2014, 4 gennaio 2014
BREVI – Conto alla rovescia in vista dell’estrazione della Lotteria Italia edizione 2013, in programma il prossimo 6 gennaio
BREVI – Conto alla rovescia in vista dell’estrazione della Lotteria Italia edizione 2013, in programma il prossimo 6 gennaio. Nel 2012, ricorda Agipronews, sono stati venduti poco meno di 7 milioni di biglietti, con un calo del 13% rispetto all’anno precedente, quarto risultato negativo consecutivo. Il peso della Lotteria Italia nel mercato dei giochi è evidente nel confronto con la tipologia di biglietti a estrazione istantanea. Lo scorso anno, la Lotteria Italia ha incassato 35 milioni di euro, contro i 9,8 miliardi totalizzati dai Gratta e Vinci, che viaggiano a una media di 27 milioni di euro ogni 24 ore. In altre parole, un’intera edizione della Lotteria Italia vale un giorno e mezzo di raccolta del Gratta e Vinci. Il governo portoghese effettuerà un prelievo forzoso dalle pensioni, private e pubbliche, per colmare il deficit di bilancio causato dalla bocciatura della Corte costituzionale dei tagli delle pensioni dei funzionari pubblici. La scelta di una misura alternativa da 388 milioni di euro era necessaria per raggiungere l’obiettivo del 4% nel rapporto deficit-pil del 2013, condizione necessaria per lo sblocco della tranche da 2,7 miliardi di euro prevista dal piano di aiuti della «troika» (Ue, Bce ed Fmi). «Una scure sta per abbattersi sui detenuti italiani». A lanciare l’allarme è il presidente del Consiglio nazionale degli psicologi, Giuseppe Luigi Palma, che denuncia le conseguenze della circolare «sull’Impiego degli esperti» del ministero della giustizia. I detenuti, secondo Palma, saranno privati del diritto a essere seguiti con continuità nel loro percorso riabilitativo e, di fatto, abbandonati a loro stessi; con una forte riduzione delle ore dedicate al rapporto con gli psicologi e, in alcuni casi, senza poter usufruire di alcun servizio di psicologia penitenziaria, vedranno drammaticamente peggiorare le loro condizioni». Secondo il provvedimento, spiega, «uno psicologo a convenzione non può restare nello stesso istituto penitenziario per più di quattro anni, e una volta sola». Dunque, avverte, «espelle dall’amministrazione penitenziaria circa 500 psicologi (reclutati quali esperti a contratto, ex articolo 80 legge 354/1975) non riconoscendo alcun valore alla loro professionalità e alla loro attività sinora svolta».