Paolo Siepi, ItaliaOggi 4/1/2014, 4 gennaio 2014
PERISCOPIO
È dalla confusione che nascono le idee. Dalla passione. Per una situazione, un gruppo, una donna. Quando stai molto bene o molto male. Mai quando la vita è tranquilla. Gianfranco Baruchello, artista. il venerdì.
Nel 2012 quasi 40 mila italiani hanno comprato casa oltre le Alpi o il Mediterraneo. È come se fosse sorta una nuova Biella, o una nuova Spoleto. Quasi un quarto degli acquisti ha riguardato gli Usa, seguono Spagna e Grecia. E Londra dove ormai gli italiani fanno più shopping dei russi. Federica Parente, responsabile per l’Italia del portale homelidays.it dice: «Spagna e Grecia si dimostrano le mete più dinamiche, ma vanno bene anche la Croazia e Capo Verde che ha fatto registrare un boom del 67%». il venerdì.
Le soluzioni per uscire, sia pure a fatica, dalla crisi esistono. A meno di far saltare l’euro e, con esso, probabilmente l’Unione europea stessa, esse sono impossibili da adottare a livello di un solo paese. Invece una politica condotta a livello continentale può evitare il peggio. Ristrutturazione del debito, sospensione degli interessi, intervento della Bce per prestare agli stati in difficoltà, eurobond fondi di rilancio dell’Unione alimentati da una fiscalità unificata: le modalità tecniche sono conosciute. Ma sono i politici che debbono scegliere quelle più adatte e combinarle. E ciò non presenta delle difficoltà insormontabili. È la volontà che manca. Laurent Joffrin. Le Nouvel Obs.
Si diffonde nel mondo intero il desiderio delle stesse cose e ciò non è sostenibile sulla scala di nove miliardi di persone. Questo sistema funzionava nell’Europa del diciannovesimo secolo, quando un quarto dell’umanità viveva alle spese di tutti gli altri. Hervè Juvin, La grande sèparation». Gallimard.
Nell’economia contemporanea appena il 3% del denaro assume la forma di banconote, il restante 97% è un dato virtuale, inserito nei terminali delle banche. Emiddio Novi, La dittatura dei banchieri. Edizioni Controcorrente.
(mfimage) Nella sua saggezza e nella sua povertà molisana, il dottor Ingravallo che pareva vivere di silenzio e di sonno sotto la giungla nera di quella parrucca, lucida come pece e riccioluta come d’agnello d’Astrakan, nella sua saggezza interrompeva talora codesto sonno e silenzio per enunciare qualche teoretica idea sui casi degli uomini e delle donne. Così quei rapidi enunciati che facevano sulla sua bocca il crepitìo improvviso d’uno zolfanello illuminatore, rivivevano poi nei timpani della gente a distanza di ore, o di mesi, dall’enunciazione: come dopo un misterioso tempo incubatorio. Carlo Emilio Gadda, Quel pasticciaccio brutto de via Merulana. Garzanti, 1957.
La Barbie diventa calva e anche transgender. Sono le ultime trasformazioni della bambola più famosa di sempre. La prima destinata ai reparti di ginecologia infantile per familiarizzare le bambine con gli effetti della chemioterapia. La seconda per imparare ad accettare la propria e l’altrui diversità. Che sia donna di casa o vamp, malata o trasgressiva, la Barbie rappresenta nelle forme di oggi quella che è da sempre la funzione della bambola. Ovvero al personificazione della distanza fra la bambina e l’adulta futura. È la donna vista da lontano. Marino Niola. il venerdì.
Il cristianesimo e, in particolare, il cattolicesimo si ispirano a libri sacri indirizzati a popoli analfabeti di pastori. Oggi il cristianesimo è anacronistico. La scienza è ciò in cui credo perché osserva i fatti e li analizza. Il cattolicesimo invece è dogmatico e per questo non può far parte dell’Occidente. Secondo alcune indagini fatte alla Royal Society inglese e alla National Academy statunitense, il 93% degli scienziati è ateo o agnostico. Il restante 7% è ebreo o protestante, le religioni più critiche. Per uno scienziato essere cattolico è innaturale. Piergiorgio Oddifreddi. Il Fatto quotidiano.
Gli umanisti esplorano solo dentro se stessi. Eppure può un romanziere raccontare la vita, il mondo, l’uomo, con lo stesso sguardo di due secoli fa, a prescindere dalle straordinarie scoperte della biologia, della fisica, dell’astronomia, della genetica? Non sorprende che stia ancora in piedi l’astrologia e gli oroscopi siano inseriti nei telegiornali. Né che vi sia ancora da discutere su Darwin in termini ottocenteschi, ignorando gli sviluppi della Sintesi moderna del ventunesimo secolo: se parli di specie a un letterato, nel migliore dei casi ti cita la tavola di Linneo. Se gli parli di psicologia è fermo al dualismo cartesiano, quando ogni indagine psicologica seria è ormai inglobata nelle neuroscienze e nel pensiero biologico evolutivo. Edward Wilson, Lettere a un giovane scienziato. Cortina.
Tutt’attorno, per difendere i cappeddi che vi si erano asseragliati e per difendere l’edificio da un eventuale assalto della plebaglia, c’erano i carabinieri e i soldati in assetto di guerra. I carabinieri, meno numerosi, presidiavano l’ingresso ed erano armati di moschetti e di pistole a tamburo; i fanti, invece, erano disposti su tre file e reggevano certi fuciloni così alti da sembrare alabarde, con le baionette innestate. Indossavano grandi cappotti, troppo lunghi e troppo pesanti per il mite inverno siciliano, e avevano facce di bambini impauriti, o, forse, imbronciati. Sebastiano Vassalli, Il cigno. Einaudi.
Gli scrittori da blog (non tutti, sia ben chiaro, solo quelli cialtroni) si sono liberati, d’un colpo, di qualunque convenzione e riempiono pagine e pagine di prosa sperimentale, la cui sperimentalità consiste, essenzialmente, nel non far capire un tubo al lettore. Andrea Ballarini, Fenomenologia del cialtrone. Laterza.
«Amico, che amico! Amico ’e chi»: Raccolte a tulipano le cinque dita della mano destra, altalenò quel fiore nella ipotiposi digito-interrogativa, tanto in uso presso gli Apuli. Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana». Garzanti, 1957.
Da bambino attendeva sua mamma nelle hall d’aeroporto. Ella era hostess. Sua padre? Non l’hai conosciuto. A otto anni si considerava un detective, nascondendosi nel bidoni dell’immondizia. Più tardi divenne scrittore che è un po’ la stessa cosa. Si tratta di spiare gli altri, di scoprire i loro brutti, piccoli segreti. Kristofer Iansma, La robe des lèopards. Chambon editeur.
Ho più disgusti che gusti. Roberto Gervaso. il Messaggero.