Marianna Aprile, Oggi 3/1/2014, 3 gennaio 2014
SI VA A NOZZE
Non è più il tempo dei cento invitati (non tutti, oggi, graditi a palazzo) che tirano tardi a Villa Certosa, in Sardegna o nella “tavernetta” passata alle cronache giudiziarie come Sala del Bunga Bunga. Non è più tempo neanche della ristretta cerchia di amiche con cui l’ex Senatore amava passare le poche ore libere dagli impegni di aziende e politica. Ora c’è Francesca. A quest’inizio 2014 la Pascale avrebbe voluto imprimere un segno nuovo. Voleva insomma cominciare in modo particolare un anno che per lei e Silvio potrebbe essere cruciale. E stavolta la politica non c’entra nulla.
Per le feste, il compromesso tra la Pascale e Berlusconi era tacito, benché trapelato fin fuori dalle mura di Villa San Martino: Natale in casa con la famiglia, Capodanno
(con coda di qualche giorno) in montagna, sulla neve. In Trentino Alto Adige, aveva scritto il Corriere della Sera. Un programma “firmato” da Francesca che aveva fatto sorridere chi Berlusconi lo conosce da tempo: «Lui in montagna? Ma se indossa la tuta di cachemire anche in casa per quanto è freddoloso». Eppure erano davvero state valutate quattro diverse località turistiche (ma non troppo) in alta montagna. Poi pare che Silvio abbia preso al balzo la palla della tempesta di Natale che ha isolato Cortina D’Ampezzo e le altre località vip, e abbia fatto
saltare l’accordo.
A Francesca non è rimasto che decidere come organizzare i festeggiamenti di fine anno. Ed è trapelato che alcuni dei nomi messi in lista avrebbero, incredibilmente e inaspettatamente, declinato l’invito. L’organizzazione della serata, a cui non poteva mancare l’inseparabile Maria Rosaria Rossi, la senatrice-assistente di Berlusconi che i maligni chiamano ormai da tempo «la badante», ha lasciato il tempo alla Pascale di vergare a mano dei personalissimi biglietti di auguri che ha inviato alle persone cui vuol bene o con cui ha collaborato nel corso di questo suo primo anno da fidanzata ufficiale. A tutti loro, la Pascale ha inviato una foto firmata che la ritrae con Dudù, ma senza Silvio.
L’ex consigliera provinciale di Napoli, che ha concesso alla propria assistente un periodo di vacanza all’estero, non sarebbe rimasta (troppo) male per il ridimensionamento dei suoi progetti per il Capodanno.
La sua testa è già altrove, a questo 2014 che per lei potrebbe essere l’anno della svolta. Alle persone di cui si fida Francesca continua a ripetere che quando, in primavera, la causa di divorzio tra Silvio e l’ex moglie Veronica Lario arriverà al suo epilogo, di matrimonio si inizierà a parlare sul serio, indipendentemente dall’esito delle cause civili che dovranno stabilire l’ammontare dell’assegno che Berlusconi dovrà alla Lario. Alla fine, una quadra con i figli di Veronica (contrari a quelle che sarebbero le terze nozze del padre) si troverà, grazie anche al sostegno già incassato di Marina e Pier Silvio.
Nel dubbio, però, Francesca ha già fatto il pieno di amuleti. Il 19 dicembre scorso, durante un’incursione nella sua Napoli per qualche visita pre-natalizia a parenti e amici, la Pascale si è regalata un giro nella via dei presepi, San Gregorio Armeno.
Qui, nel laboratorio di Genny Di Virgilio, ha scovato una statuetta del presepe che la ritraeva di bianco vestita (e incidentalmente somigliante all’onorevole Michela Vittoria Brambilla) accanto al suo Silvio. Per carità, cose di presepe, ma la cui estetica ricordano quelle coppie di statuine che campeggiano sul piano più alto delle torte di nozze.
Dalle statuette alla fede al dito, però, il percorso si annuncia accidentato. Il futuro sposo, infatti, al momento ha altri pensieri. Non solo quelli legati alle sorti
dei procedimenti giudiziari che lo vedono ancora indagato o imputato. L’attenzione di Berlusconi in queste settimane è tutta nell’organizzazione della grande kermesse con cui il prossimo 26 gennaio da una parte festeggerà i 20 anni dalla nascita di Forza Italia, dall’altra annuncerà la nuova dirigenza del partito. Con tutti i mal di pancia che ne seguiranno: il nome che ha in mente Berlusconi, quello del direttore del Tg4 e di Studio Aperto Giovanni Toti, rischia infatti di provocare un’ulteriore emorragia di parlamentari da Forza Italia. Toti piace (tantissimo) a Silvio, che vuole farne il Matteo Renzi del centrodestra; ma è visto malissimo dai falchi e dai lealisti, che gli rimproverano di non avere legame alcuno con militanti e territorio, insomma di non portare voti.
Come se non bastasse, c’è anche una bega legale con Giorgio Emo Capodilista Maldura, proprietario di Palazzo Grazioli, la dimora romana di Berlusconi. Il nobile capitolino sostiene di dover avere 34 mila euro di affitti arretrati dal Pdl, cui era affittato il pian terreno del palazzo storico. I legali di Berlusconi sostengono che
l’arretrato sia solo di 12 mila euro. In ogni caso, le parti si incontreranno il 10 gennaio per trovare un accordo. Se non dovessero trovarlo, si incontreranno davanti a un giudice il 29 gennaio. La vicenda potrebbe essere marginale se non lasciasse intravedere un dilemma tutto berlusconiano: spostare o no il baricentro del partito a Milano? All’orizzonte ci sono sempre i mesi di lavori socialmente utili che Berlusconi dovrà scontare a seguito della condanna definitiva incassata lo scorso agosto. L’ex senatore non ha ancora deciso se scontarli a Roma o a Milano. Nell’attesa, Francesca ha in parte sostituito il suo “cerchio magico” romano costituito di cena in cena negli scorsi mesi, con una sempre crescente rete di amicizie
milanesi.
Un cambio di rotta lungimirante. Ma da napoletana verace Francesca è tornata ad Arcore dalla visita nella sua città carica di oggetti beneauguranti. Nel laboratorio
di Genny Di Virgilio ha infatti preso un vistoso corno rosso portafortuna e la statuetta di una venditrice di taralli che, secondo la tradizione napoletana, porta bene. Poi, passeggiando nei vicoli tra San Biagio dei Librai e San Domenico Maggiore, si è fermata a guardare una bancarella che vendeva bavaglini per neonati su cui campeggiavano frasi in dialetto napoletano. Ne ha acquistate alcuni, non si sa per chi. Poi ha comprato una tombola. E un presepe da viaggio, regalo ideale per chi non sa ancora se «casa» sarà a Roma o Milano.