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 2013  dicembre 31 Martedì calendario

«BASTA ACCUSE, DIETRO DI ME NESSUNA LOBBY FARMACEUTICA»

«Wow che casino!». Dalla corsia del reparto di pneumologia dell’ospedale di Padova, Caterina Simonsen, assiste sorpresa al putiferio innescato dalla sua difesa della sperimentazione scientifica sugli animali. Grazie alla quale, tra flebo e respiratori, la sua vita di 25enne studentessa di veterinaria, può ancora sperare e guardare al futuro.
Respinge via Facebook l’accusa di manipolazione. C’è chi insinua che sia stata addirittura pagata e che dietro la sua iniziativa ci sia lo zampino della lobby farmaceutica. «La smettiamo qua x favore avevo già chiesto qualche giorno fa... Ah, tanto x far un po’ di chiarezza: Io non vado né sono andata in Tv né sono stata ripresa da nessuno. Il materiale che usano sono quelli dei miei video. Non vengo pagata da nessuno. Non ci sono “lobby” dietro». Nessuna strumentalizzazione, assicura. «Bella parola, perché ci ho messo volontariamente la faccia su quei video e su quella foto? Per tutto il resto nessuno mi ha chiesto permessi. Ma parliamone se volete, io ho 25 anni e quelle foto le ho fatte io, pensateci a chi fa le foto ai minorenni, ai bimbi affamati in Africa e agli animali cosiddetti “seviziati” in laboratorio, non che quelli sempre in braccio a qualche politico, quelli sono strumentalizzati, sono innocenti», scrive Caterina. «Il fatto che io sia vera rode a tanti. Poi per finire gradirei che smettesse tutto sto stress sia di accuse rivolte verso di me, sia di “auguri” di morte, malattia e quant’altro, che continuano, e concentriamoci sulla discussione della ricerca e della sperimentazione animale». Riferimento alle minacce e agli insulti piovuti sulla sua testa, via social network, per la sua presa di posizione che ancora ieri è tornata a difendere e rivendicare. «Perché io c’entro fino ad un certo punto e non ho voglia che la mia vita privata venga presa x “far colpo” come hanno fatto a mia insaputa. Ok, è servito a richiamare l’attenzione, tollerabile, ma ora parlate dell’argomento vero. In uno degli ultimi post vi ho invitato alla ragione? Possibile che alcuni di voi la perda sempre di più???? Porca miseria io sono ancora in ospedale cosa volete che faccia?? Meglio sono in ospedale ancora prima di essere uscita su Tg e giornali... Vabbè... Buona giornata a tutti e smettete (tutti) di disturbare per favore».
La onlus «Animalisti Italiani» si dissocia. «Basta con le menzogne. Non esiste un solo animalista che ha minacciato Caterina. Vergogna a chi ha creato insulti e minacce per denigrare il movimento animalista», assicura il presidente Walter Caporale. Ma il Partito animalista europeo non arretra di un centimetro: «Ciò che sta accadendo è una evidente strumentalizzazione della lobby farmaceutica che antepone il profitto alla salute pubblica». Denuncia cui ha fatto seguito, ieri, l’ultimo post di Caterina su Facebook, il cui profilo è rimasto irraggiungibile per parte della giornata (poi di nuovo accessibile). Escluse attività investigative in corso da parte della Questura di Padova, in relazione alle minacce e agli insulti transitati in Rete, nessuna conferma né smentita è invece arrivata dalla Polizia postale di Venezia (cui apparterrebbe la competenza per eventuali indagini).
Si è mossa anche l’Agenzia del Farmaco che ha accolto la proposta di Caterina di discutere la possibilità di mettere sulle confezioni dei farmaci la dicitura: «Questo medicinale è stato testato sugli animali secondo le norme vigenti». Un modo per permettere, a chi ha bisogno di cure, di informarsi e fare una scelta consapevole.

«Wow che casino!». Dalla corsia del reparto di pneumologia dell’ospedale di Padova, Caterina Simonsen, assiste sorpresa al putiferio innescato dalla sua difesa della sperimentazione scientifica sugli animali. Grazie alla quale, tra flebo e respiratori, la sua vita di 25enne studentessa di veterinaria, può ancora sperare e guardare al futuro.
Respinge via Facebook l’accusa di manipolazione. C’è chi insinua che sia stata addirittura pagata e che dietro la sua iniziativa ci sia lo zampino della lobby farmaceutica. «La smettiamo qua x favore avevo già chiesto qualche giorno fa... Ah, tanto x far un po’ di chiarezza: Io non vado né sono andata in Tv né sono stata ripresa da nessuno. Il materiale che usano sono quelli dei miei video. Non vengo pagata da nessuno. Non ci sono “lobby” dietro». Nessuna strumentalizzazione, assicura. «Bella parola, perché ci ho messo volontariamente la faccia su quei video e su quella foto? Per tutto il resto nessuno mi ha chiesto permessi. Ma parliamone se volete, io ho 25 anni e quelle foto le ho fatte io, pensateci a chi fa le foto ai minorenni, ai bimbi affamati in Africa e agli animali cosiddetti “seviziati” in laboratorio, non che quelli sempre in braccio a qualche politico, quelli sono strumentalizzati, sono innocenti», scrive Caterina. «Il fatto che io sia vera rode a tanti. Poi per finire gradirei che smettesse tutto sto stress sia di accuse rivolte verso di me, sia di “auguri” di morte, malattia e quant’altro, che continuano, e concentriamoci sulla discussione della ricerca e della sperimentazione animale». Riferimento alle minacce e agli insulti piovuti sulla sua testa, via social network, per la sua presa di posizione che ancora ieri è tornata a difendere e rivendicare. «Perché io c’entro fino ad un certo punto e non ho voglia che la mia vita privata venga presa x “far colpo” come hanno fatto a mia insaputa. Ok, è servito a richiamare l’attenzione, tollerabile, ma ora parlate dell’argomento vero. In uno degli ultimi post vi ho invitato alla ragione? Possibile che alcuni di voi la perda sempre di più???? Porca miseria io sono ancora in ospedale cosa volete che faccia?? Meglio sono in ospedale ancora prima di essere uscita su Tg e giornali... Vabbè... Buona giornata a tutti e smettete (tutti) di disturbare per favore».
La onlus «Animalisti Italiani» si dissocia. «Basta con le menzogne. Non esiste un solo animalista che ha minacciato Caterina. Vergogna a chi ha creato insulti e minacce per denigrare il movimento animalista», assicura il presidente Walter Caporale. Ma il Partito animalista europeo non arretra di un centimetro: «Ciò che sta accadendo è una evidente strumentalizzazione della lobby farmaceutica che antepone il profitto alla salute pubblica». Denuncia cui ha fatto seguito, ieri, l’ultimo post di Caterina su Facebook, il cui profilo è rimasto irraggiungibile per parte della giornata (poi di nuovo accessibile). Escluse attività investigative in corso da parte della Questura di Padova, in relazione alle minacce e agli insulti transitati in Rete, nessuna conferma né smentita è invece arrivata dalla Polizia postale di Venezia (cui apparterrebbe la competenza per eventuali indagini).
Si è mossa anche l’Agenzia del Farmaco che ha accolto la proposta di Caterina di discutere la possibilità di mettere sulle confezioni dei farmaci la dicitura: «Questo medicinale è stato testato sugli animali secondo le norme vigenti». Un modo per permettere, a chi ha bisogno di cure, di informarsi e fare una scelta consapevole.

«Wow che casino!». Dalla corsia del reparto di pneumologia dell’ospedale di Padova, Caterina Simonsen, assiste sorpresa al putiferio innescato dalla sua difesa della sperimentazione scientifica sugli animali. Grazie alla quale, tra flebo e respiratori, la sua vita di 25enne studentessa di veterinaria, può ancora sperare e guardare al futuro.
Respinge via Facebook l’accusa di manipolazione. C’è chi insinua che sia stata addirittura pagata e che dietro la sua iniziativa ci sia lo zampino della lobby farmaceutica. «La smettiamo qua x favore avevo già chiesto qualche giorno fa... Ah, tanto x far un po’ di chiarezza: Io non vado né sono andata in Tv né sono stata ripresa da nessuno. Il materiale che usano sono quelli dei miei video. Non vengo pagata da nessuno. Non ci sono “lobby” dietro». Nessuna strumentalizzazione, assicura. «Bella parola, perché ci ho messo volontariamente la faccia su quei video e su quella foto? Per tutto il resto nessuno mi ha chiesto permessi. Ma parliamone se volete, io ho 25 anni e quelle foto le ho fatte io, pensateci a chi fa le foto ai minorenni, ai bimbi affamati in Africa e agli animali cosiddetti “seviziati” in laboratorio, non che quelli sempre in braccio a qualche politico, quelli sono strumentalizzati, sono innocenti», scrive Caterina. «Il fatto che io sia vera rode a tanti. Poi per finire gradirei che smettesse tutto sto stress sia di accuse rivolte verso di me, sia di “auguri” di morte, malattia e quant’altro, che continuano, e concentriamoci sulla discussione della