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 2014  gennaio 02 Giovedì calendario

FIAT SI COMPRA TUTTA LA CHRYSLER


Alla fine tutto è andato se­condo copione: Fiat ha vinto il lungo braccio di ferro con il fon­do americano Veba e si prende il restante 41,5% di Chrysler. Le parti si sono accordate il giorno di Capodanno per complessivi 1,75 miliardi di dollari, una somma distante anni luce dai 5 miliardi di dollari pretesi fino a qualche mese fa dal fondo pre­videnziale stesso e che Sergio Marchionne aveva respinto al mittente con una battuta: «Pos­so regalare loro un biglietto del­la lotteria». A questo punto, in quattro anni, il Lingotto per ac­caparrarsi il 100% della casa au­tomobilistica di Auburn Hills, ha speso in tutto circa 3,7 miliar­di di dollari. E anche in questo caso quanto sborsato in varie ri­prese dal gruppo di Torino di­sta anni luce dall’astronomica cifra di 36 miliardi di dollari spe­si dal colosso tedesco Daimler per acquisire, nel 1998, il grup­po Chrysler ( matrimonio rivela­tosi poi un fallimento). A conti fatti, dunque, Chrysler diventa «italiana»per una somma intor­no a 2,6 miliardi di euro.
Che il periodo tra il Natale 2013 e l’Epifania 2014 fosse cal­di­ssimo in vista di una definizio­ne del prezzo del 41,5% di Chry­sler, evitando così la quotazio­ne del 16,6% della casa america­na a Wall Street, il Giornale lo aveva messo in conto tempo fa. Il fondo Veba, con i conti in pro­fondo rosso, rischiava di non riuscire a pagare le prestazioni ai propri iscritti; mentre per Fiat l’Ipo di Chrysler avrebbe comportato un pericoloso ral­lentamento dei piani d’inte­grazione tra i due gruppi con tutte le possibili ricadute sugli investimenti programmati.
«Aspetto questo giorno sin dal primo momento - il com­mento a caldo del presidente di Fiat, John Elkann- sin da quan­do nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzio­ne di Chrysler. Il lavoro,l’impe­gno e i risultati raggiunti da Chrysler negli ultimi quattro an­ni e­mezzo sono qualcosa di ec­cezionale. Colgo questa oppor­tunità per dare formalmente il benvenuto a tutte le persone di Auburn Hills nella nuova realtà frutto dell’integrazione di Fiat e Chrysler».Marchionne,da gior­ni negli Stati Uniti per seguire gli sviluppi del negoziato, sotto­linea come l’accordo «ci per­metterà di realizzare piena­mente la nostra visione di crea­re un costruttore di auto globa­le con un bagaglio di esperien­ze, punti di vista e competenze unico al mondo». Nessun au­mento di capitale è inoltre pre­visto.
La chiusura dell’operazione avverrà entro il 20 gennaio. Nel dettaglio, Veba riceverà un cor­rispettivo pari a 3.650 milioni di dollari, prima in un’erogazione straordinaria che Chrysler Group pagherà a tutti i soci, per un totale di circa 1.900 milioni; al closing , poi, Fiat verserà al fondo l’importo rimanente del prezzo di acquisto intorno a 1.750 milioni di dollari cui prov­vede­rà attraverso l’utilizzo di li­quidità disponibile. Sono pro­grammate ulteriori contribu­zioni da parte di Chrysler Group a Veba per complessivi 700 milioni in quattro quote pa­ritetiche pagabili su base an­nua. Verrà anche ritirata in via definitiva l’azione legale dinan­zi al Court of Chancery del De­laware.
Il sindacato Uaw, a cui fa ca­po il fondo Veba, si è infine im­pegnato a sostenere le attività industriali di Chrysler Group e l’ulteriore implementazione dell’alleanza italoamericana.