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 2014  gennaio 02 Giovedì calendario

CHIEDE SACRIFICI MA VIVE IN UNA REGGIA


Roma Compiere i «necessari sacrifici». È questo il senso, neanche troppo nasco­sto, del messaggio alla nazione inviato dal presidente Repubblica, Giorgio Napo­litano, nella notte di San Silvestro. Sebbe­ne, nel replicare alla lettera di un impren­ditore marchigiano, il capo dello Stato ab­bia voluto rimarcare che non sono solo i piccoli a soffrire in questa Italia, le cifre sembrano raccontare una storia diversa.
Basta dare un’occhiata al bilancio di previsione del 2013 della Presidenza del­la Repubblica. Lo Stato-attraverso il mini­stero dell’Economia- destina 228 milioni di euro per il funzionamento del comples­so macchinario del Quirinale. A questi si aggiungono 500mila euro del ministero dell’Ambiente per la tutela del patrimo­nio della meravigliosa tenuta di Castel­porziano. Sempre a parte sono considera­ti i 239.182 euro devoluti dal Tesoro come «assegno del Presidente», lo stipendio di Re Giorgio. Che, va detto, è fermo dal 2010 giacché Napolitano ha rinunciato agli adeguamenti Istat della retribuzione che resterà invariata - a leggere l’ultima legge di Bilancio - anche nel prossimo bi­ennio. Sono meno di 20mila euro lordi al mese e meno dell’emolumento del pri­mo presidente della Cassazione ( 304mila euro), ma sono sempre una bella cifra.
E gli altri 228 milioni? I 799 dipendenti, i 102 collaboratori e gli 819 addetti delle for­ze di pubblica sicurezza distaccati presso il Quirinale costano (oneri previdenziali inclusi) 121,5 milioni di euro. Altri 90,4 mi­lioni se ne vanno per le pensioni dei dipen­denti. Per l’approvvigionamento di beni alimentari si spendono poco meno di 424mila euro, mentre altri 180mila euro se ne vanno in servizi accessori e collabo­razioni esterne. La manutenzione degli immobili costa 3,2 milioni, quella degli ar­redi 610mila euro.
Il nostro caro presidente paga una bol­letta elettrica di 1,8 milioni di euro, quella del gas vale 762mila euro e quella dell’ac­qua 573mila euro. Per agenzie, pubblica­zioni e banche dati si spendono 561mila euro all’anno. I viaggi di Stato costano 280mila euro, doni e regali vari 167mila euro. E il parco auto del presidente? Per la sua gestione si spendono 660mila euro. Le iniziative a carattere solidaristico val­gono 953mila euro tra i quali 200mila eu­ro di contributo all’accademia delle Scienze per le attività nella tenuta di Ca­stelporziano.
Si possono fare facili ironie sul richia­mo allo spirito di sacrificio. Per questo ci atterremo alle considerazioni del segreta­rio generale del Quirinale, Donato Marra che, nelle note al bilancio, sottolineava come la dotazione effettiva del «palazzo» sia di «soli» 123 milioni (è quanto resta do­po le spese per il personale e quelle per la gestione degli immobili che ammontano a 30 milioni; ndr). Volete sapere quanto elargisce il premier Cameron a Elisabetta II? Circa 37 milioni di euro. E la regina de­ve farseli bastare per mandare avanti Buckingham Palace e tutta la famiglia.