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 2014  gennaio 02 Giovedì calendario

LE MILLE MANCETTE DELLA FINANZIARIA


Per il deputato piddino e fedelissimo di Matteo Renzi, Dario Nardella, sono «mance» e «prebende elettorali», per Forza Italia più semplicemente «marchette ». I due principali partiti italiani, uno al governo e l’altro all’opposizione, sono concordi sul fatto che la legge di Stabilità approvata in fretta e furia dal Parlamento prima di capodanno sia piena di regali fatti a chi non se lo merita, di finanziamenti impropri. Nardella, già vicesindaco di Firenze, ha pubblicato sul suo sito l’intero elenco degli stanziamenti, accompagnandolo a un duro atto d’accusa: «Divertitevi (si fa per dire) a spulciarlo. Così il governo perde ogni credibilità e il Parlamento lo segue a ruota».
Sono undici pagine di “commi” alla legge che una volta si chiamava Finanziaria e che prevedono di destinare somme comprese tra i centomila euro e i quasi mille milioni di euro. Tra i beneficiari ci sono le associazioni combattentistiche vigilate dal ministero dell’Interno e delle quali Libero si è occupato nei giorni scorsi. Prenderanno due milioni all’anno per il 2014, il 2015 e il 2016, nonostante i loro bilanci siano tutti in attivo e la loro attività prevalentemente finanziaria. Un altro milione l’anno è destinato loro con l’articolo 173, che finanzia «l’attività di promozione sociale e tutela degli associati», ignorando che ormai, per questioni anagrafiche, sono diventati pochissimi. Il prossimo biennio sarà d’oro per i sopravvissuti: altri tre milioni di euro arriveranno nelle loro casse per le «Celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane».
Cominciamo a scorrere l’elenco pubblicato dal deputato renziano, partendo dalle cifre più basse. Il comma 49 bis, per esempio, destina duecentomila euro per uno «studio di fattibilità per l’offerta trasportistica nell’area dello Stretto di Messina »: chi lo realizzerà? E, soprattutto, non ne era mai stato fatto uno prima, visto che da venti anni si discute dell’opportunità di realizzarvi un ponte? Nella città arriveranno un sacco di soldi grazie ai due articoli (quasi uguali) 47-bise 47-ter: 5,4milioni per il «trasporto marittimo veloce nello Stretto» e altri tre per il «trasporto marittimo veloce tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni».
Trecentomila euro sono destinate all’orchestra “I virtuosi italiani” di Verona e per l’istituzione delle aree marine protette della Costa del Monte Conero e di Capo Testa, mentre mezzo milione di euro è stato destinato all’Istituto Latino Americano. Quest’ultimo organizza corsi e tra le ultime iniziative segnalate sul suo sito internet c’è un accordo per la «promozione delle donne paraguayane produttrici di Stevia Rebaudiana Bertoni», che è un «dolcificante naturale, una pianta nativa del Paraguay». Un milione di euro è uscito dalle casse dello Stato verso il Teatro San Carlo di Napoli, per la gioia del sindaco (arancione) Luigi De Magistris. Due milioni di euro sono stati investiti per «progetti di ricerca e sviluppo nel settore agro-industriale nelle aree di produzione della Sicilia orientale, con particolare riferimento al reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi». La legge di Stabilità quantifica per la prima volta il costo per il contribuente del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, che inizierà a giugno: due milioni per le «attività di comunicazione », 66 milioni per tutto il resto.
Per contenere le spese della pubblica amministrazione e «monitorare i costi standard» sono stati investiti otto milioni in due anni, mentre nove milioni di euro serviranno per «formare un contingente di 500 giovani da impiegare in azioni di pace non governative in aree a rischio di conflitto». Fatti due calcoli, sono diciottomila euro a ragazzo (o ragazza).
C’è la crisi, vero, ma lo Stato assume. La legge di Stabilità destina la bellezza di sedici milioni e mezzo per assumere centoventi lavoratori «per impiego e monitoraggio sull’utilizzo dei fondi strutturali dell’Unione europea » e altri tremilioni per l’assunzione di «cittadini alle dipendenze di organismi militari della Comunità atlantica», cioè la Nato. I «lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo» riceveranno centomilioni di euro e gli «interventi forestali in Calabria » sono finanziati con ben centoquaranta milioni di euro l’anno di qui al 2016. Le tabelle della Finanziaria rivelano che l’accordo di «collaborazione televisiva con la Repubblica di San marino» costa al contribuente italiano sei milioni di euro. Chissà se sul Monte Titano ci sarà qualche ristorante premiato col «Marchio Ospitalità Italiana» dall’Istituto nazionale ricerche turistiche delle Camere di Commercio, finanziato con 2milioni di euro.