Giuseppe Granieri, L’Unità 30/12/2013, 30 dicembre 2013
L’INVIDIOSA LAGUNA
TIZIANO SCARPA, NELLA SUA QUASI VENTENNALE CARRIERA, NON SI È FATTO MANCARE DAVVERO NULLA: SCRITTORE, POETA, DRAMMATURGO, LETTORE SCENICO ED ORA ANCHE SCRITTORE DI FIABE PER BAMBINI anche se, come vedremo, non è la prima volta che si misura con questa materia.
È da poco uscito in libreria, infatti, il suo nuovo libro (in collaborazione con Maria Gianola, nelle vesti di illustratrice): Laguna l’invidiosa, (Gallucci Editore). Una favola per bambini, ma i grandi troveranno preziosi insegnamenti in queste righe e nei disegni della Gianola, nella quale il protagonista è lo sfondo, l’ambientazione che sta dietro, quindi la Laguna, con il Sole e la Luna: e l’invidiosa sommerge con le sue acque la ex protagonista, la città, in questo caso Venezia.
«Questa favola – dice Scarpa – cerca di rendere i bambini più attenti all’ambiente. Invece di avere per protagonisti delle figure umane o animali, ha come protagonista lo sfondo: la laguna, il sole, la luna. È come se, a teatro, invece degli attori, fosse la scenografia a recitare».
Non ci può più essere distinzione tra figura e sfondo: dobbiamo imparare a considerarli un tutt’uno?
«Tendiamo a metterci sempre in primo piano, noi esseri umani. Finché lo sfondo si ribella. È successo in Sardegna, con la tremenda alluvione di novembre: esperti agronomi hanno denunciato le cause, l’uso sconsiderato del suolo».
E lì a Venezia avete, appunto, la laguna...
«Che, spesso, viene a chiederci il conto per l’interramento delle zone industriali e lo scavo delle bocche di porto: l’acqua alta entra nei negozi, nelle case. Alla fine della fiaba, c’è un’appendice: Laguna la preziosa. Ho voluto aggiungere la descrizione delle caratteristiche della Laguna, com’è fatta, quali specie animali ci vivono. Pochi la conoscono. Venezia si ruba tutta la scena».
Preziosa è stata la collaborazione di Maria Gianola.
«Maria ha dovuto trovare il modo di dare personalità a una materia informe, la laguna. Nelle sue immagini visionarie la massa d’acqua acquista un volto, e in certi momenti tempestosi diventa un mostro».
Il 15 novembre scorso, proprio a Venezia, ha letto questo fiaba ad una platea di bambini.
«Un’esperienza indimenticabile, ma molto impegnativa. Perché i bambini ti danno tanto, ma ti chiedono tutto. Li catturi subito, quando racconti una favola. Poi però devi riuscire a non perdere la loro attenzione! Ho sudato tantissimo a fare tutti i personaggi della favola, ho perso due chili in mezz’ora».
Su Rai Tre è arrivato Masterpiece, il nuovo talent show dedicato agli scrittori esordienti: l’ha visto? Cosa ne pensa?
«Non l’ho visto. In generale, penso che si tratti di divulgazione: dipende da come la fai».
Roberto Saviano su l’Espresso, ragionando di scrittori e modelli, ha scritto di lei: «Tiziano Scarpa mi ha dato il senso di responsabilità della parola, dell’arte e insieme la giocosità, il darsi totalmente, l’addestrarsi a stare lontano dalla bile e dal risentimento».
«Mi ha fatto molto piacere, sono fiero che Roberto pensi questo di me».
Nell’era del self-publishing, degli e-book, dove un po’ tutti si improvvisano scrittori, c’è invece un testo, o un autore, che merita di essere segnalato, per qualità o per la capacità di sperimentare?
«Ne potrei nominare tanti ma mi limito all’ultimo che ho letto, in questi giorni. Personaggi precari di Vanni Santoni (pubblicato da Voland). È un piccolo libro, apparentemente leggero, ma lo metterei a fianco di Mi ricordo di Georges Perec, che Bollati Boringhieri ha ripubblicato di recente. Perec mostrava la sostanza vera della memoria, che è fatta di briciole, non di un’autobiografia lineare. Santoni mostra la sostanza delle relazioni di oggi: conosciamo gli altri a pezzettini, orecchiando due battute di conversazione, leggendo un tweet o uno status di facebook. Il mondo si è trasformato in una raccolta di calcinacci relazionali, di frammenti presocratici».
In chiusura: cosa dobbiamo aspettarci da lei nel prossimo futuro? A cosa sta lavorando?
«Nel 2014 dovrebbero uscire due cose: un libro di saggi autobiografici, e un romanzo grafico insieme a Massimo Giacon».