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 2014  gennaio 03 Venerdì calendario

DECENNALE

«Il 2014 è un anno speciale per me: il decennale della mia prima grande medaglia internazionale. Era l’Olimpiade di Atene e quell’argento ha aperto una carriera di cui vado molto fiera. Cosa rimane di quella ragazzina? Direi quasi tutto. La stessa passione per il nuoto e quella sana voglia di “mettere la mano davanti a tutte”» (Federica Pellegrini).

SOGNI «Lontano dalla neve questo è l’anno buono per realizzare due sogni: acquistare e sistemare una casa per me e la mia famiglia e regalarmi delle belle vacanze che da troppo tempo non faccio» (Dominik Paris).

MIGLIORE «Diventerò papà. Emma è già entrata nella nostra vita, e io ho anticipato la partenza per l’Argentina per allenarmi al caldo e potermi poi godere, a febbraio, la sua nascita e stare vicino a Rachele. Il 2013 è stato un anno eccezionale, ho vinto il Giro e, posso dirlo sottovoce, l’Italia si è un po’ innamorata di me. Il 2014 sarà ancora migliore» (Vincenzo Nibali).

ALTEZZA «Ibra è alto 1.96, Bolt è 1.96, Kobe è 1.96, io sono 1.96. Cos’è che non ha funzionato?» (Matteo Soragna).

PREGO «A cena con il Papa? È molto simpatico, ma non riuscirei a parlare, sarei emozionato, teso. Sono cattolico, non praticante, ma prego, non per una partita, ma ogni sera prima di andare a dormire: me l’ha insegnato papà, non mi costa niente, è una cosa intima, mia» (Fabio Fognini).

ASTINENZA «Astinenza da Inter direi di no, visto quanto continua a seguire la squadra. Diciamo che è un momento nuovo: respira di più, vive l’Inter con meno pressione. Ma non so se è quello che vuole davvero, abituato com’è a vivere di pressioni. Secondo me, nell’Inter o fuori, qualcosa che continui a dargliene la troverà comunque» (il vicepresidente nerazzurro Angelomario Moratti parlando del padre Massimo).

POVERINA «Tre anni fa ho smesso di andare sulle bici da corsa. E non ne ho più neanche una. Anche l’ultima regalata a un mio amico. Mi è rimasta solo una mountain bike. Poverina. Con il mio peso e la mia lentezza, chissà quanto soffre» (l’ex campione francese Raphael Geminiani, oggi 88enne).

DOMANI «Forse su mio nipote Moreno c’erano troppe aspettative. Io ero contrario che facesse il Tour e a fine stagione era troppo stanco. Comunque i giovani non si mai come la pensano: noi per dare il 100% non aspettavamo il domani» (Francesco Moser).