Vittorio Sabadin, La Stampa 30/12/2013, 30 dicembre 2013
LONDRA, L’AMANTE SENZA TESTA HA UN VOLTO DOPO 50 ANNI
Lo strano caso della duchessa di Argyll e dell’uomo senza testa è stato l’evento più intrigante degli Anni 60 a Londra.
Ne parlarono per mesi i giornali, vendendo milioni di copie e nel West End ne fecero un’opera teatrale («Powder Her Face») dal linguaggio così scandalosamente esplicito da diventare subito un grande successo. Prima di allora c’erano ovviamente stati scandali sessuali altrettanto appetitosi. Ma mai era accaduto che una duchessa sposata fosse stata fotografata nuda, intenta a praticare su di un uomo un atto sessuale molto in voga ancora oggi. Mai era successo che una foto del genere finisse in tribunale, nelle mani di giudici finalmente ligi al dovere di osservare con attenzione le prove. E mai un tradimento si era ammantato di tanto mistero: nella foto, la testa dell’uomo era stata tagliata via, per impedire di identificarlo.
Margaret, duchessa di Argyll, già a 17 anni era stata la stella dell’evento mondano più importante: il ballo delle debuttanti a Buckingham Palace. All’epoca, le debuttanti erano come le star di oggi, ammirate, fotografate e ricercate da tutti. Non sposavano calciatori, ma ricchi esponenti dell’alta società. Figlia di George Whingham, il re dei tessuti artificiali, Margaret flirtò un po’ con Aly Khan, il padre dell’Agha Khan, e poi con Max Aitken, erede di un impero editoriale. Aveva deciso di sposarsi con il 7° conte di Warwick, ma il padre pose il suo veto perché il conte non si era alzato quando la signora Whingham era entrata in una stanza. Sposò un Charles Sweeny, ma divorziò nel 1947. L’amore con Ian Douglas Campbell, 11° duca di Argyll scoppiò in un treno tra Londra e Parigi. Ma, come Margaret scoprì troppo tardi, il duca beveva, faceva uso di droghe e non aveva un soldo. Bisognava trovare consolazioni altrove.
Quando arrivò la resa dei conti, fu il duca ad agire, dando origine al più lungo, costoso e spettacolare divorzio che la storia giudiziaria scozzese ricordi. Accusò la moglie di avere avuto 88 amanti, mentre secondo le convenienze sociali ne bastavano tre per rovinare la reputazione di una donna. Poiché non aveva prove di quanto affermava, il duca chiese l’aiuto della figlia Jeanne. Insieme compirono un’effrazione notturna nell’abitazione di Margaret e mentre l’erede dei Signori di Argyll, insigniti del titolo nel 1701 da Guglielmo III d’Inghilterra, teneva ferma la moglie e le impediva di gridare, Jeanne prese dai cassetti tutto quello che trovava. C’erano delle agende e c’era la foto. Si fantasticò a lungo sulle agende, che secondo la vulgata popolare elencavano non solo gli amanti, ma anche il voto che avevano meritato. La foto restò il mistero più grande. Si diceva che l’uomo senza testa fosse l’attore Douglas Fairbanks Jr, oppure Duncan Sandys, il genero di Churchill.
Persino Lord Denning, che indagava sull’altro grande scandalo degli Anni 60, quello del ministro John Profumo e dell’amante Christine Keeler, amica pure di una spia sovietica, volle interrogare la duchessa di Argyll per estendere l’indagine ai vizi dell’alta società, di cui lei era ormai considerata l’incarnazione. Denning fece molte domande sull’uomo senza volto, senza ottenere risposta.
Il mistero è stato svelato dopo 50 anni sul «Mail on Sunday» da lady Colin Campbell, nuora degli Argyll. L’uomo senza testa era Bill Lyons, direttore delle vendite della Pan Am, uomo affascinante, spiritoso e purtroppo tenacemente sposato. Margaret era appassionata da ogni novità tecnologica e aveva voluto essere a bordo nel primo viaggio del Concorde. Era affascinata anche dalle prime Polaroid, che usava a profusione all’aperto e nell’intimità con Bill, apprezzandone l’autoscatto, come fanno oggi i seguaci di Facebook. È morta nel 1993 in un ospizio, senza un penny e senza lagnosi e inutili rimpianti.