Gianni Mura, La Repubblica 29/12/2013, 29 dicembre 2013
I 100 NOMI DELL’ANNO
Amadei Amedeo (calciatore). Era e resta il più giovane esordiente in A (a 15 anni, 9 mesi e 6 giorni, nel ’37). Centravanti nel primo scudetto romanista. Lo chiamavano Fornaretto. Faceva il pane prima di diventare famoso, ha continuato a farlo dopo. Era buono come il pane.
Amici (morti). Mariangela Melato, Enzo Jannacci, Ottavio Missoni e prima suo figlio Vittorio, Mario Fossati. La parola, il canto, il disegno, la scrittura. La libertà e il rigore. L’umanità, la generosità. Brutto anno il 2013 per gli alberi più alti.
Antidoping (nel 2014). Ai Giochi di Sochi i controlli saranno 2.453 (non chiedetemi perché), ossia il 14% in più rispetto a Vancouver. In Brasile, 900, e saranno esaminati a Losanna, distante 9mila km. Era già successo con la Confederation (positivo solo un tahitiano). Motivo:il laboratorio di Rio non è all’altezza.
Anzanello Sara, pallavolista. Due vittorie in Coppa del Mondo, in marzo le viene trapiantato il fegato in seguito a un’epatite acuta contratta in Azerbaidjan, dove giocava. Dimessa a maggio, recupera per gradi partendo dalla bici. Auguri.
Anzhi, squadra russa. Dopo Eto’O, Willian. Una barca di quattrini per andare in Dagestan, grazie al paperone Suleyman Kerimov. Poi gli affari vanno male e si smantella. Via l’argenteria, ora l’Anzhi è ultimo in classifica. Voto 4.
Armostrong Lance, ex ciclista. Perse le vittorie, persi i giri, si sta esercitando nel giro delle scuse a tutti quelli che aveva insultato per difendere l’immagine di atleta pulito. E’ un giro che richiederà molto tempo e un’insospettabile dose di umiltà. Voto 4
Ascoli (squadra di calcio). Dichiarato il fallimento dopo 115 di vita. Solo immaginabili e non pubblicabili le reazioni di Costantino Rozzi, padre-padrone, ma soprattutto padre, di una squadra-simpatia, quando ancora nel calcio la simpatia contava e i bilanci erano più sani.
Bale Garet, calciatore Real Madrid. Sul fatto che non valga i 100 milioni sborsati da Florentino Perez, tutti d’accordo. Ma nemmeno è la bufala che molti sbertucciavano in avvio di Liga. Voto 7
Belgio (nazionale di calcio). Poco più esteso della Lombardia, è attualmente 11° nella graduatoria mondiale della Fifa. Sono sbocciati molti talenti, solo in attacco Hazard, Mertens, Lukaku e Benteke. Un accordo tra federazione e i tre principali club (Anderlecht, Genk, Standard Liegi) ha portato a impostare le squadre del settore giovanile con lo stesso modulo (4-3-3). Buon esempio: 7,5
Belov Sergej (ex cestista). Lo chiamavano il Divino, lo ritenevano l’unico sovietico in grado di reggere il confronto coi mostri Usa (ma forse anche Myshkin, l’ala). Nelle tribune del Cska, piene di militari in divisa, i posti si davano in base al gradimento, dal basso all’alto. E per Belov il posto era sempre in alto, tra gli sgraditi. Voto alla carriera: 9
Bernabeu, stadio del Real Madrid. Si chiamava Chamartin, potrebbe presto chiamarsi Microsoft. Voto 1, tanto la gente continuerà a chiamarlo Bernabeu
Berruto Mauro, ct pallavolo maschile. E’ a capo di Destinazione sport, formazione che raggruppa ex atleti, economisti, giuristi, giornalisti, tutti a titolo gratuito (7 automatico). Obiettivo: studiare azioni che migliorino il rapporto tra sport, scuola, salute, valutandone anche l’impatto sociale. Tanti auguri, e dire tanti è sempre poco.
Birindelli Alessandro, allenatore giovanili del Pisa. Partita Ospedalieri-Pisa, esordienti classe 2002. Scoppia una lite tra due padri di due ragazzini del Pisa. "Smettetela o usciamo dal campo" avvisa Birindelli. I padri non la smettono e Birindelli ritira la squadra. Bel gesto (8). "Se non si comincia a educare i genitori, i figli non impareranno mai". Giusto. Ma i bei gesti si pagano regolarmente (i brutti non sempre): 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione. Il regolamento parla chiaro.
Blatter Sepp, presidente Fifa. Gaffeur di fama mondiale, per ora 4 ma darà il meglio in Brasile (afp)
Bonino Emma (ministro) Si impegna per mesi e smacchia parzialmente una grande macchia (caso Shalabayeva). Merita 8, peccato che Alfano (2) rimanga al suo posto, ma questo non dipende da lei.
Boninsegna Roberto, ex calciatore. Non succede spesso che un grande nome del calcio vada a festeggiare i suoi 70 anni in una fabbrica, la Burgo, occupata da 169 dipendenti in cassa integrazione. Lo ha fatto perché suo padre, operaio, era stato sindacalista alla Burgo? Sì, proprio: non ha perso le sue radici: 8,5
Borgonovo Stefano, ex calciatore. Non ce l’ha fatta, come tanti colpiti dalla Sla, ma ha lottato con tutte le forze che aveva (lapresse)
Bosnia (nazionale di calcio). Due volte trova il Portogallo di traverso, a vietarle Mondiale 2010 ed Europeo 2012. Per evitare sorprese e andare in Brasile, meglio vincere il girone di qualificazione. Cosa che ha fatto. Ed è già un bel traguardo. 7,5
Breyne Jonatahn, ciclista. Belga, 22 anni, positivo al clenbuterolo (vedere voce più avanti) dopo una vittoria in Cina, per la vergogna tenta il suicidio. Salvato, rifletta: la vita è altrove, molto spesso, anche giù da una bici.
Campriani Niccolò, tiratore. A parte le medaglie che vincono, cosa sappiamo, in generale, dei tiratori? Per rimediare, consiglio la lettura di "Ricordati di dimenticare la paura"(Mondadori). E’ la biografia di Campriani, scritta bene. E dopo averla letta questo ragazzo (uno dei tanti cervelli emigrati) vi sarà ancora più simpatico.
Cancellieri Annamaria, ministro della Giustizia. Sempre in sella, avendo ottenuto la fiducia. Non la mia. Voto 2, detto in tono dimesso (lapresse)
Capo Verde (nazionale di calcio). Vince 2-0 a Tunisi e spera nel Mondiale. Il ct tunisino si dimette. Festa grande per gli Squali azzurri nell’arcipelago che ha in tutto mezzo milione di abitanti. Poi la doccia fredda: 3-0 per la Tunisia, che andrà agli spareggi. Il Capo Verde aveva schierato Varela, senza che finisse di scontare una squalifica di 4 giornate. Cose che càpitano: 4,5
Carrea Andrea detto Sandrino (ciclista). Dietro l’ultima curva scompare uno dei più coriacei e devoti "angeli di Coppi".
Cassano Antonio, calciatore. Leggo che a gennaio potrebbe tornare. Nessun voto, in casa sua ognuno fa quello che vuole, ma qualcuno ha pensato a Riccardo Garrone?
Celtic Glasgow, squadra di calcio. I suoi tifosi causano 10mila sterline di danni allo stadio di Motherwell. E il club ne identifica e mette al bando 128: mai più allo stadio, né a Glasgow né fuori. Basta provarci, a volte, e si ottengono risultati.
Giuseppe Civati, detto Pippo, parlamentare Pd. Non fregherà nulla a nessuno, ma siccome tutti quelli che conosco hanno votato per Renzi, io lo dico: ho votato per Civati. E non me ne sono ancora pentito.
Clenbuterolo (sostanza dopante, anche). Serve a gonfiare maiali e vitelli. In Europa è vietato, per questo uso, dal 1996. Per questo nel 2010 Contador, che per difendersi aveva incolpato un filetto, suscitò la sdegnata reazione degli allevatori spagnoli (da non confondere con gli allenatori). Al mondiale Under 17 in Messico 109 calciatori risultarono positivi al clenbuterolo. Adesso è il turno di Michael Rogers, australiano della Saxo, positivo dopo aver vinto la Japan Cup (20 ottobre). In Giappone, Cina e Messico il clenbuterolo è consentito,quindi sta agli atleti sapersi regolare.
Costantini Franco, scrittore. Romano e romanista, vive a Ravenna, specializzato in letture dantesche. Ha scritto la "Totteide", poema epico, circa 2mila endecasillabi. Ed. Imprimatur.
Crozza Maurizio, attore. L’idea di papa Francesco con un frigorifero sulla schiena è degna di Zavattini: 8,5
Cucinelli Brunello, presidente Castel Rigone. In 15 anni ha portato la squadra del suo paese (400 abitanti) dalla terza Categoria in Lega Pro. Lo stadio, in legno, nessuna divisione architettonica, solo alberi e siepi. 800 posti a sedere, 500 per gli ospiti e 300 per quelli di casa. Che capisse di cachemire era scontato, che portasse nel calcio alcune regole non lo era: limitare i gesti d’esultanza, abolire le simulazioni e le proteste e, in trasferta, ripulire lo spogliatoio. Voto 8, si attendono imitatori (non nel senso di Crozza).
Curve chiuse per razzismo. Non solo in Italia, ma non dev’essere una consolazione. Tocca a Zenit e Olympiacos alla prossima di Champions.
Ristorante Manuela, Isola Sant’Antonio (Alessandria). Miglior pranzo del 2013.
De Laurentiis Aurelio, presidente del Napoli. Famoso gaffeur. La migliore: "Mazzarri si è venduto all’altro scornacchiato". Riferimento a Moratti? Adl smentisce: "Non mi riferivo a lui".
De Melo Ferreira Marcleudo, operaio. Già sette morti nei cantieri degli stadi mondiali. Lui, il più giovane (22 anni) a Manaus. Precipita il 14 dicembre da un’impalcatura a 40 metri dal suolo. Chico Buarque de Hollanda (9) aveva già scritto l’ideale marcia funebre per chi cade dalle impalcature: La costruzione (1970). Traduzione di Sergio Bardotti. Risentirla fa male ma non fa male.
(1/continua)