30 dicembre 2013
Suicidio Anna Pirotta, 79 anni, e suo marito Giancarlo Bocciarelli, 76. Nel 1964 avevano aperto un negozio di gioielli con annesso laboratorio a Milano, in via Losanna 15
Suicidio Anna Pirotta, 79 anni, e suo marito Giancarlo Bocciarelli, 76. Nel 1964 avevano aperto un negozio di gioielli con annesso laboratorio a Milano, in via Losanna 15. Lì avevano lavorato insieme fino al 2011. Due figli ormai grandi, andarono in pensione. Lasciarono la casa di via Imbonati per trasferirsi ad Arese e poi in campagna, a Rezzano, frazione di Carpaneto Piacentino, dove si godevano l’aria buona dei colli. A ottobre la signora ebbe un ictus: ora vigile e in recupero, ne mostrava tuttavia segni importanti. Ricoverata in una residenza per anziani di Paderno Dugnano, tutti i giorni il marito si faceva cento chilometri per portarle un caffè e i fiori freschi. Tra Natale e Capodanno, però, pranzando con i figli, Bocciarelli disse più volte: «Se la mamma non ce la fa io la seguo. Non posso lasciarla». Così l’altro giorno con una scusa mandò al bar l’amico che l’aveva accompagnato in clinica, salì dalla sua Anna e le sparò due colpi al cuore con la 38 special che conservava dai tempi della gioielleria. Poi rivolse l’arma contro di sé e si ammazzò. Gli infermieri trovarono lui a terra, la moglie sdraiata su un fianco, come se dormisse: sembrava morta per cause naturali e i carabinieri dovettero guardarla un bel po’ prima di accorgersi dei due piccoli fori sul torace. Intorno alle 11 di giovedì 2 gennaio, in una camera al terzo piano della clinica “Emilio Bernardelli” di via Maresciallo Giardino, Paderno Dugnano, Milano.