Alessio Schiesari, Il Fatto Quotidiano 28/12/2013, 28 dicembre 2013
AUGURI FM: LA RADIO MODERNA COMPIE 80 ANNI
Il brevetto Us1941066 è stato approvato il 26 dicembre del 1933. Dietro a un codice da burocrati si cela una delle invenzioni più importanti del 20imo secolo: la modulazione di frequenza, ovvero la radio Fm. L’inventore è Edwin Howard Armstrong, nato nel 1890 a New York e morto 64 anni dopo, schiantato sul balcone di un palazzo a Manhattan dopo un volo di dieci piani.
Dalla radio ai telefoni cellulari, la maggior parte degli strumenti oggi utilizzati per comunicare sono debitori delle sue invenzioni. Armstrong si appassiona all’elettromagnetismo fin da piccolo e nel 1913, ancora prima di laurearsi alla Columbia, ha già pronta la prima invenzione: un amplificatore di onde elettromagnetiche che permette di amplificare il segnale radio e migliorarne la qualità. Per pagare il brevetto, vende la moto da corsa. L’investimento è azzeccato : appena laureato, l’università gli offre un posto da assistente. Poco dopo, viene invitato dal ramo Usa della Compagnia telegrafica Marconi a presentare la sua scoperta.
Qui conosce David Sarnoff, l’incarnazione del sogno americano: l’immigrato che comincia come strillone di giornali e diventa uno degli uomini più ricchi del pianeta. Se l’invenzione della radio si deve a Marconi, Sarnoff è il primo a capire che non serve solo a comunicare dal porto alle navi, ma può portare nelle case degli americani la musica. Dopo un’ascesa inarrestabile raggiungerà il vertice della Compagnia telegrafica Marconi, nel frattempo ribattezzata Rca - Radio Corporation of America – e la guiderà per quarant’anni.
DURANTE la prima guerra mondiale, Armstrong inventa l’eterodina, un sistema che migliora la ricezione delle frequenze e riduce il rumore di fondo. Finita la guerra, l’Rca ne acquista il brevetto e Armstrong, durante il boom della radio degli anni ’20, diventa ricco. Sposa la segretaria di Sarnoff, Marion MacInnis, e lavora al suo progetto più ambizioso: la modulazione di frequenza. Rispetto alle tradizionali radio Am, quelle in Fm emettono un suono centinaia di volte più pulito, senza interferenze. Ottiene il brevetto nel ’33 e due anni dopo mostra la nuova invenzione a un convegno di ingegneri. In sala il silenzio è interrotto dal rumore di un foglio prima accartocciato, poi strappato. Segue un bicchiere d’acqua rovesciato a terra. Poi una marcia militare di John Philip Sousa, un assolo di piano e uno di chitarra. Ogni rumore è nitido e sembra originare dentro l’aula del convegno. Quella sera nasce la tecnologia delle radio che hanno diffuso il rock alternativo negli Usa, quelle libere degli anni ’70, il Goodmorning Vietnam di Adrian Cronauer. Eppure Sarnoff lo attacca: si aspettava un’invenzione per migliorare la qualità delle trasmissioni Am, non per sostituirle. Tutti gli sforzi dell’azienda erano concentrati su un nuovo congegno che avrebbe cambiato il mondo: la televisione. Sarnoff sfratta Armstrong dall’Empire State Building, dove gli aveva permesso di installare delle antenne per i suoi esperimenti.
IL RICERCATORE non si dà per vinto: nel ’39, pagando tutto di tasca sua ottiene il permesso di creare la prima radio Fm. Altri network locali lo seguono. Ma al termine della guerra, Sarnoff convince l’autorità per le comunicazioni a cambiare limiti e frequenze dell’Fm. Tutti gli impianti che Armstrong ha costruito non servono più a nulla. La modulazione di frequenza ora comincia a essere utilizzata dall’Rca che però rifiuta di pagare le royalty sul brevetto.
Comincia l’ennesima battaglia legale, stavolta contro un gigante. Sei anni dopo, il tribunale di primo grado dà ragione a Sarnoff: Armstrong è in miseria. Il giorno del ringraziamento del 1953 Marion lo lascia. Passano tre mesi. La mattina seguente il corpo senza vita di Armstrong viene ritrovato avvolto da guanti, sciarpa e impermeabile. Si è gettato dal 13imo piano del suo appartamento sulla 52ima strada. Dopo la morte, la moglie trova un accordo con Sarnoff e diventa milionaria. Nel 1978 l’Fm supera negli ascolti l’Am. Armstrong non lo saprà mai: la sua storia si è fermata molto prima. Quella della sua invenzione, invece, continua da 80 anni.