Marco Marsullo, La Gazzetta dello Sport 29/12/2013, 29 dicembre 2013
GUIDA PER INNAMORATI AI TEMPI DI TWITTER
Benvenuti alla prima Guida per Innamorati 2.0, un viaggio in dieci audiocassette per insegnarvi tutti i segreti più reconditi del fidanzamento nell’epoca di twitter, instagram e whatsapp. Il primo episodio è dedicato a un classico intramontabile: il calciatore e la modella. Cosa indispensabile per iniziare è che entrambi siano iscritti a ogni social network mai sviluppato da cervellotici e geniali ragazzotti sotto al sole della California. Una volta iscritti e essersi fatti seguire da milioni di persone, smaniose di farsi una cesta di affari degli altri, può cominciare il nostro tutorial.
Per comodità chiameremo i due protagonisti con nomi di fantasia: Wanda, lei, biondina, appena uscita da una relazione complicata. Lui: Icardi, nome sudamericano, tipico di giovani spavaldi appena acquistati da una squadra di vertice del calcio italiano. Regola di partenza è che, dopo la relazione appena finita di lei, i due lascino passare almeno, e mai più di, trentacinque minuti prima di annunciare al mondo intero il loro nuovo fidanzamento ufficiale, conclamato, tanto atteso da entrambi. Ancora: sorridere sempre nelle foto, stare appiccicati come la colla sui pezzi rotti di una tazza. Il secondo passo è il tatuaggio. Non deve mai mancare un tatuaggio, discreto, certo, ma visibile. Una gigantografia del nome della nuova partner sull’avambraccio con caratteri simili a quelli usati dalla Disney dovrebbe andar bene. Immancabile deve essere la costanza nell’aggiornamento della love story. Di norma, sarebbe preferibile una foto ogni quattordici minuti netti, giusto per far capire bene che siete davvero innamorati. Che poi l’ex di lei sia un vostro collega e di mezzo ci siano tre, bellissimi, bimbi biondi, è un dettaglio del tutto trascurabile. Come il fatto che lui, il calciatore, stia giocando sei minuti a partita, e i restanti ottantaquattro li passi in panchina a twittarle frasi d’amore hot.
Ciliegina sulla torta sarebbe se riusciste a richiamare l’attenzione di qualche celebrità, meglio ancora se una divinità, uno come Maradona, per esempio. Che dicesse a mezzo stampa che qualche cazzotto ve lo sareste meritato, ai suoi tempi. Ma sono dettagli. L’importante è l’amore. Anzi, ancor di più: la sua manifestazione. Una dimostrazione del fenomeno che racchiude il noumeno amoroso. E tutto questo il nostro Icardi deve averlo già ponderato a suo tempo, la tattica della sovraesposizione socialmediatica è solo una tattica di divertificazione (parola che mi ha suggerito un Maestro qualche giorno fa) di cervelloni al servizio dell’umanità. Al vostro, anzi, al nostro servizio. Per guidarci passo dopo passo in questo meraviglioso viaggio che è l’amore ai tempi dei social network. Ovvero: l’irrefrenabile voglia di apparire più scemi di quello che si è realmente. Quest’ultima non fa parte dell’audiocassetta, lo dico io, tanto non lo sente nessuno, avevo già premuto su “stop”.