Irene Maria Scalise, La Repubblica 28/12/2013, 28 dicembre 2013
LO SCONTO C’È MA NON SI DICE CARTE FEDELTÀ E OFFERTE VIA SMS PER LO SHOPPING DI CAPODANNO
ROMA — Una vita in saldo. Anzi in presaldo. Mail, sms compulsivi come quelli di un corteggiatore sull’orlo di una crisi di nervi e tessere fedeltà. Tutto è lecito pur di attirare il potenziale cliente. E non nei pressi della Befana, come da tradizione, ma molto prima. Qui e ora. È il momento dello sconto creativo. Già dai primi di dicembre o giù di lì. Basta, per carità, non chiamarli mai “saldi”. Termine da bandire dal vocabolario sino al 4 gennaio per non sconfinare nell’illegalità.
Con quell’invito via sms: “Gentile cliente la informiamo che nella nostra boutique si terranno offerte speciali per gli affezionati amici”, i commercianti hanno cercato di scuotere i più inossidabili risparmiatori senza calpestare la legge. Ci sono riusciti? Non sembrerebbe, guardando i primi dati, forniti da Federconsumatori, su questo Natale. La spesa media per famiglia è stata di 131 euro, pari a un meno 11,4% rispetto al 2012. Meno 12% per abbigliamento e calzature. Mobili, arredamento ed elettrodomestici sprofondano del 31%. La profumeria del 7,3% e l’elettronica del 6%. Resistono, piacevole sorpresa, solo libri e cd con un più 1,2%. «Ma sarebbe andata peggio», assicurano i commercianti, «se non ci fossero state forme di promozione alternativa al prezzo pieno».
E così, pattinando tra le iniziative, ognuno ha cercato di sopravvivere al de profundis natalizio. Il 30 novembre Roma e Milano hanno optato per la formula americana del “Black Saturday”. Un sabato speciale di sconti pre—natalizi, che imponeva ai negozianti saldi del 50%. Anche grandi gruppi come Coin e Oviesse si sono organizzati: «Abbiamo carte fedeltà a punti per i nostri clienti che entro la fine dell’anno si trasformano in buoni acquisti. Naturalmente sotto Natale ci sono stati sconti riservati e anticipati per chi ha le tessere». Ribassi creativi anche per Benetton e Sisley: «Per dipendenti e amici da Benetton abbiamo la formula “family and friends”, mentre Sisley, dal 23 dicembre, ha offerto uno sconto del 30% per i clienti fidelizzati o i possessori di black card». Da Marina Rinaldi, regina delle taglie forti e a questo punto anche del pagamento alternativo, offrivano la possibilità di comprare prima di Natale e di pagare il 27 dicembre (naturalmente in saldo). La tessera “Club Con te Card” già da ieri consentiva ai clienti Conbipel di assicurarsi la merce pagandola la metà esatta. Più fantasia al gruppo Clark: «Per chi cercava regali abbiamo ideato azioni di marketing del tipo compri un cappotto e ti regaliamo una sciarpa». La formula promozionale trionfa anche tra le profumerie. La catena francese Sephora di carte, per gli affezionati frequentatori, ne ha addirittura tre: White, Black e Gold. Con la terza, naturalmente la più ambita, prima di Natale si riuscivano a strappare super offerte. Specializzati in sms promozionali sono quelli di Douglas, ma solo se nel portafoglio c’è la preziosa Card del marchio.
Che cosa pensa del fenomeno chi i consumatori li protegge? A Federconsumatori sperano nella rivoluzione. «La decisione di anticipare gli sconti al 4 gennaio è già qualcosa», spiega il presidente Rosario Trefiletti, «ma è una follia mantenere questo limite in un annus horribilis in cui non si vende niente. La conseguenza è che si crea una doppia discriminazione, da un lato verso i clienti perché si favoriscono solo quelli più fedeli, e dall’altro verso i colleghi commercianti, perché si cade nella concorrenza sleale. I saldi sono fuori dal tempo».