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 2013  dicembre 28 Sabato calendario

QUANTO COSTA IL CAMPIONATO


Chi più spende più vince? Non è sempre vero, almeno in Italia. Se guardiamo la classifica della serie A, in testa infatti non ci sono le squadre che hanno più investito in termini di stipendi. Rapportando infatti il monte ingaggi ai risultati la graduatoria sarebbe quasi completamente rivoluzionata.
La società che meglio spende infatti è l’Hellas Verona, che nelle prime 17 giornate ha sborsato soltanto 0,7 milioni di euro per ogni punto conquistato sul campo. Gran parte del merito è di Mandorlini, che con una squadra in cui il più pagato è Iturbe (1 milione), veleggia verso l’obiettivo dei 40 punti. Alle spalle dei veneti in questa speciale classifica troviamo il Cagliari, a quota 0,8 milioni, protagonista di una buona stagione nonostante il secondo più basso monte stipendi del campionato. Sul terzo gradino del podio l’Udinese, che anche in una delle peggiori partenze delle ultime annate può sempre contare su stipendi bassi che comunque portano risultati (1 milione a punto). Così come il Torino, altra grande sorpresa del 2013: i granata sono dodicesimi come totale degli ingaggi, ma sono soldi ben spesi, visto il rapporto spesa-risultati (1,1 milioni a punto) e la posizione in classifica.
Tra le big, la migliore è, numeri alla mano, la Fiorentina, che ha fatto ben fruttare fino adesso gli oltre 60 milioni di compensi “spendendo” 1,8milioni a punto. Bologna e Catania, costruite in estate per far bene, si ritrovano invischiate nella lotta salvezza: così i felsinei sborsano 1,9 milioni per ogni punto, i siciliani riescono a fare peggio con 2,2 milioni, più di quanto “versato” dal Napoli di De Laurentiis (a quota 2) e alla pari con la Roma. I giallorossi sono la quarta forza del campionato come stipendi (92,5 milioni), la seconda sul campo, con un rapporto spesa risultati di 2,2 seconda pure per quanto riguarda l’acquisto estivo più costoso (16,5 milioni per Strootman) ma prima per l’ingaggio più alto (i 6,5 milioni annui di De Rossi). Soldi ben spesi, quelli di Pallotta. Anche se c’è chi fa meglio.
Il riferimento non può che essere alla Juventus, che investe per vincere. I bianconeri infatti sono in testa sia in classifica che per compensi (115 milioni), con 2,5 milioni sborsati per ogni punto. Senza dimenticare quanto fatto in estate, con gli arrivi fra gli altri di Ogbonnae Tevez, pezzo pregiato che Conte sta facendo rendere al massimo. Obiettivo simile a quello di Walter Mazzarri all’Inter. Per ora il tecnico livornese ci sta riuscendo, ma il vero carico che blocca la società di Thohir sono gli ingaggi, per nulla in linea con il valore della rosa. I nerazzurri infatti hanno il terzo monte stipendi della serie A con 95 milioni, una cifra alzata da alcuni stipendi mostre come quelli di Milito e Cambiasso (ma entrambi dovrebbero rinnovare spalmando l’ingaggio), senza dimenticarsi i 2 milioni di Chivu, mai in campo nel 2013/14.
Chi invece non riesce a sfruttare tutto il potenziale della rosa sono Lazio e Milan, le due peggiori squadre come milioni spesi per punto (rispettivamente 3,1 e 5,5 milioni). Se per i biancocelesti una stagione di rallentamento ci può stare, per i rossoneri il caso è diverso, visto che la società versa 105 milioni di euro di ingaggi, di cui addirittura 4 annui a Mexes, cifre troppo alte per chi guarda con attenzione al bilancio e nelle ultimi stagioni si è imposto cessioni “lacrime e sangue”. Le soluzioni sono due: abbassare il monte ingaggi o migliorare i risultati. Non semplicissimo.