Antonio Caprarica, Oggi 27/12/2013, 27 dicembre 2013
GEORGE, IL BAMBINO PIU’ ATTESO DEL MONDO
Sebbene si sia fatto aspettare più del dovuto (in media il tempo di attesa per un erede reale e di 12-14 mesi dopo il matrimonio), il nuovo arrivato Principe George di Cambridge era già un hit, più di un idolo pop, ancor prima che si mostrasse al mondo. Mai gravidanza fu tanto scrutata, mai minimo segno di rottura delle acque fu tanto spiato, e negli annali della comunicazione di massa rimarranno per sempre (a onore o disdoro della categoria?) le immagini delle centinaia di reporter televisivi d’ogni dove impegnati per quasi un mese a intervistarsi tra loro sui gradini della clinica di Paddington, in mancanza di qualsiasi fiocco. Infine lui è comparso, George, il 23 luglio, prima tra le braccia di mamma Kate e poi in quelle muscolose di papa Wills che si esibiva con incredibile destrezza nel compito di assicurarne il seggiolino sul sedile posteriore della macchina. E in quel momento, di fronte a quella semplice operazione da normalissimo papà ma fino ad allora affidata per generazioni a stuoli di servitori, si è capito che con George è nata anche la monarchia middle-class: insomma quella Corona per la classe media che la povera Diana andava predicando, quando criticava i Windsor per essere «out of touch», fuori sintonia con le emozioni e aspettative del loro popolo.
Il baby George, che sonnecchiava tranquillo sotto l’occhio delle telecamere, non aveva idea di realizzare con la sua venuta al mondo il sogno della nonna sfortunata che non conoscerà mai. Un’istituzione monarchica più semplice, più a portata di mano della gente comune. E grazie all’intuizione di Diana, e al profondo cambiamento forzato dalla sua tragica morte, che il suo nipotino nato dal grembo di una plebea può aspettarsi di regnare sull’Inghilterra fin oltre l’inizio del prossimo secolo. Anche se per la longevità deve fare affidamento sui geni nobilissimi della bisnonna Elisabetta.