Michela Auriti e Laura Cardia, Oggi 27/12/2013, 27 dicembre 2013
È NATO RAPHAËL «E LE NONNE STANNO BENE»
Principato di Monaco, dicembre
Con la nascita di Raphaël, qualcosa a Monaco è cambiato. Lo stile dell’annuncio di Palazzo, per esempio, dove la neomamma Charlotte Casiraghi e il compagno Gad Elmaleh partecipano in prima persona, e con grande gioia, l’arrivo del figlio il 17 dicembre. Il protocollo avrebbe voluto che fosse Caroline a spendersi per il secondo nipotino. E invece Sua Altezza è accomunata, nell’ultimo rigo, alla mamma di Elmaleh: «Le nonne stanno bene».
Curioso. Ma come «le nonne stanno bene»? Non si dice, di norma, della neo mamma che ha appena partorito? Qualcuno ha storto il naso, molti hanno sorriso. Indovinando, nell’inusuale comunicato, il tocco umoristico dell’attor comico Elmaleh. Il precedente annuncio di Palazzo, per la nascita di Sacha, figlio di Andrea Casiraghi e Tatiana Santo Domingo, era più ortodosso: le due nonne partecipavano al lieto evento e, come di regola, si concludeva con un «mamma e figlio stanno bene»: Elmaleh ha rovesciato i termini. Con Charlotte e l’approvazione di una divertita Caroline.
IL NOME DERIVA DALL’EBRAICO
Anche nel nome scelto per il bimbo, spicca la volontà del padre. Gad è ebreo di Casablanca, Raphaël deriva dall’ebraico e dal Vecchio Testamento. Significa «Dio che guarisce». Secondo Magicmaman, sito specializzato in onomastica, risulta tra i primi 20 nomi di Francia est pronuncia facilmente nelle molte lingue che convivono nel bambino: oltre al francese, l’italiano, l’arabo-marocchino, l’ebraico e anche l’inglese. Pare che Raphaël sia sinonimo di gentilezza e fedeltà. «Porta allegria a’chi lo ama», si legge nel sito. «A volte, per la troppa generosità, dimentica se stesso». Qualcuno sperava che si chiamasse Stefano, come il papà italiano di Charlotte, tragicamente scomparso nel 1990 quando lei aveva solo quattro anni. Rimarrà per sempre nel suo cuore.
Un primo annuncio rimbalza nella notte tra il 17 e 18 dicembre, causando un incidente diplomatico col Palazzo che non apprezza d’essere anticipato. Laurent Nouvion, presidente del Consiglio Nazionale monegasco, al termine di una riunione fiume si lascia sfuggire: «La famiglia principesca ha un nuovo membro». Qualcuno twitta la notizia sul profilo del magazine Monaco Hehdo verso le 0.30 et voila, maman Charlotte è ormai sulla(social) bocca di tutti. Il giorno successivo, come informa un addetto dei Grimaldi, Nouvion si scusa con i principi Alberto e Caroline per l’entusiasmo e la violazione di protocollo.
All’ospedale Princesse Grace, dove la neomamma occupa una suite di 60 metri quadri, attrezzata per il multimediale e da 1.600 euro a notte, arriva per primo l’emozionato zio Alberto con Charlene. Si tengono per mano, rimangono 45 minuti: che un figlio diventi realtà anche per loro. Invece Caroline non si è mai mossa da lì.
L’INCONTRO FATIDICO DUE ANNI FA
Gad ha il sorriso dipinto sul volto, per lui è il secondo erede. Noè, il primogenito di 13 anni, è frutto della storia con la collega Anne Brochet. Questo bimbo invece, come per disegno del destino, arriva a due anni esatti dall’incontro con Charlotte (mamma a 27 come fu per Caroline).
Era il dicembre 2011, s’incrociano a una cena in casa d’amici: fra loro, tre lustri di differenza che subito svaniscono. «Non viviamo un amore pazzo», dirà Gad in un’intervista, «e nemmeno una favola. Le storie più belle sono quelle reali. La cosa grande è che prima siamo diventati amici. Quando si parte cosi, e ti confidi molto con l’altra persona, davvero capisci chi hai davanti». Annovera trascorsi da dongiovanni e una certa allergia alle relazioni stabili: «Dico sempre che quella è la donna di un pezzo della mia vita. Un po’ per superstizione, un po’ per claustrofobia».
Ma ormai si esprime con altri toni. In una recente intervista al magazine americano People, è prodigo di aggettivi: «Sono un uomo felice, fortunato a stare con Charlotte. E mi trovo a un punto della vita in cui costruire una famiglia è molto importante». Poi la dedica: «Sarà la miglior madre del mondo, perché è generosa e amorevole con tutti». Su Twitter, ringrazia per i tanti messaggi di felicitazione ricevuti. E sempre su Twitter – gli piace tanto “cinguettare” – posta una foto dall’ospedale con commento ironico: sono le avvertenze su come lavarsi bene le mani.
Tra gli attori più popolari e pagati di Francia, Elmaleh ha guadagnato nel 2012 oltre 2 milioni di euro. Ha una brillante carriera e nessun bisogno di titoli (cosa di cui la compagna peraltro è priva, come rimarca sul suo profilo social: «Non sono principessa, solo Charlotte»). La sorella Judith lo segue nel lavoro d’artista, il padre David si occupa della sua società di produzione. Ha un fratello, Arie, anche lui attore e compagno della collega Virginie Ledoyen. L’8 gennaio riprenderà la sua tournée.
FINO ALL’ULTIMO SUL PALCOSCENICO
Di Charlotte dice pure che «è molto intelligente e ha uno spiccato senso dell’umorismo». Come Caroline, «alla quale penso piacciano i miei scherzi». Quando, a fine estate, circolò il gossip di sue nozze monegasche, confidò al Washington Post: «Mia madre mi ha chiamato, dicendo di aver letto che mi sarei sposato il 14 settembre! Allora ho risposto: “Non ci avrai mica creduto! Noi non siamo ne sposati ne fidanzati. Forse un giorno, chissà”».
Allora questa storia rock, ufficializzata al ballo della Rosa del 23 marzo, si alimenta di anticonformismo e scelte autonome. Quattro giorni prima di diventare papà, Elmaleh è in scena al Grimaldi Forum nel monologo Sans Tambour. «I tempi cambiano», nota Leonardo Saviano, storico della dinastia Grimaldi. «Con Grace principessa, i suoi film vennero proibiti a Monaco pèr una questione di rango. Mi piace ora ricordare, grazie a Elmateh, la stagione filoebraica del Principato: fu inaugurata dal matrimonio di Alberto I con l’ebrea Alice Heine, era il 1889. Si sostanziò, poi, della campagna in difesa di Dreyfus».
Se nozze in questo caso verranno, Raphaël sarà legittimamente il sesto nella linea di successione (dopo Caroline, Andrea e il figlio Sacha, Pierre e Charlotte). Il trono rimane dunque un’ipotesi remota. Ma sul fatto che sia già un piccolo principe, qui sulla Rocca nessuno ha dubbi.