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 2013  dicembre 27 Venerdì calendario

AUGURI ITALIA!


Milano, dicembre
Il 2013, più che un anno, è stato una tempesta: si è dimesso un Papa (Ratzinger), è decaduto un Papi (Berlusconi), se ne andato un simbolo (Nelson Mandola) e ne è sbocciato un altro (Papa Francesco). E ancora: sono nati un progetto di re (George, il Royal Baby), uno di rivoluzione (il Movimento 5 Stelle) e un altro che vorrebbe mischiare regno e rivoluzione (Matteo Renzi). Tranne i nostri politici, quasi nulla è rimasto al suo posto. E in quel “quasi” c’è, per fortuna Striscia la notizia. Sia nella versione sperimentale (i velini, Virginia Raffaele, Piero Chiambretti) che in quella “canonica”, il tg di Antonio Ricci ha vinto la battaglia all’audience e dominato quella contro la noia. Allora noi abbiamo chiesto ai suoi due condottieri, Ezio Greggio e Michelle Hunziker, di “posare” da Nostradamus a breve termine. Di dirci come sarà questo 2014.
Come festeggerete il Capodanno?
Michelle: «Con Tomaso e le mie due figlie in montagna. Abbiamo due o tre opzioni, decideremo all’ultimo. O vuole che dia direttamente l’indirizzo ai paparazzi?».
Ezio: «Anch’io decido all’ultimo minuto. Di sicuro sarò in viaggio, all’estero».
Con chi, se non siamo indiscreti?
Ezio: «Siete indiscreti. Chiariamo subito: se mi fa domande sulla vita privata, l’intervista finisce qui».
Michelle: «Ezio, su, non essere aggressivo».
Una cosa da ricordare e una da dimenticare del 2013.
Michelle: «La nascita di mia figlia Sole è, ovviamente, il ricordo indelebile. Fa schifo se le dico che non ho niente da cancellare? Ho avuto fortuna, è Stato un anno bellissimo, quasi interamente occupato dalla gravidanza: nove mesi di beatitudine».
Ezio: «Da dimenticare: uno dei miei più cari amici è mancato in maniera repentina. Da ricordare, una marea. C’è una cosa grossa che sto per fare negli Stati Uniti, ma gliela dico dopo. Vediamo come si comporta».
Michelle: «L’ho trovato, un giorno nero. Quello in cui il Parlamento doveva votare leggi più dure contro il femminicidio, e in aula non si è presentato nessuno. È un tema che va fortissimo nei salotti televisivi e in libreria, il femminicidio, ma quando si tratta di passare all’azione...».
Quale sarà il grande evento del 2014?
Ezio: «Più che un evento, scelgo un uomo, ma che dico un uomo, un Pontefice: Francesco. Lui trascende i generi: il suo è un arrivo divino, non umano. Ogni volta che scrive o parla, fa la rivoluzione. Al contrario di Papa Rarzinger, è sceso dall’altare, abbraccia la gente, è vicinissimo a chi soffre. Visto che ha l’abitudine di telefonare agli sconosciuti, gli farò avere il mio numero: mi piacerebbe averlo a Striscia come conduttore, è di una simpatia straordinaria. In cambio, sono disposto a fare il chierichetto per lui».
Michelle: «Io scelgo invece la Donna, con la “d” maiuscola: spero che il 2014 sia un anno femmina. Vorrei una società meno maschilista. Guardi la Germania, e cosa sta combinando la Merkel: un casino dell’ostrega, ha messo d’accordo tutti ed è rimasta Cancelliera (per la terza volta, ndr). Sono sempre più convinta: qui ci vuole una Merkel».
La vede, all’orizzonte?
«Guardi, dico una cosa impopolare: a me piaceva tantissimo Annamaria Cancellieri, il ministro di Giustizia. L’ho conosciuta a Bologna, a teatro: una signora di estrema intelligenza, con bei valori. Poi l’ho rivista a un pranzo e le ho detto: “Guarda che tu saresti perfetta per prendere il posto di Berlusconi”, che all’epoca era premier. “Secondo me ci arriverai”. Ecco, come Nostradamus ho fatto cilecca: l’hanno massacrata».
Per via della famosa telefonata pro-Ligresti: non è un gesto grave?
Michelle: «Si. Ma forse è staio dipinto peggio di quel che è. Sicuramente non lo paragonerei a Ruby Rubacuori».
Non è la Merkel, ma Matteo Renzi sembra l’unica novità davvero solida della nostra politica.
Ezio: «Viene da un plebiscito, ha una grande capacità di comunicare. Deve fare quello che sta raccontando: a promettere, sono buoni tutti, anche se lui promette meglio di altri. Spero riesca a tenere unito il Pd e a dialogare con gli altri partiti. Basta scannamenti. Il Paese sta nella discarica, lui che è pratico di “rottamature” ha un’occasione unica, e forse l’ultima, di tirarlo fuori».
Michelle: «Toh, guardalo lì (sul video compare Matteo Renzi alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, ndr): come inizio mi sembra molto “allineato”. Scherzo, eh. È stato un ottimo sindaco, concreto, attivo. Però alle primarie non aveva avversari, diciamolo, e che cacchio (ride, ndr)! Gli piace vincere facile: povero Cuperlo, povero Pippo (Civati, ndr). Io spero rimanga pragmatico, che non si faccia inghiottire dalle sabbie mobili dei bei discorsi».
E ce la farà, Renzi, a passare dalla teoria alla pratica?
Ezio: «Può farcela. E anziché litigarci, deve ringraziare Beppe Grillo, il cui avvento è staro positivo. Al di là delle provocazioni, che erano la sua cifra anche da comico, Beppe è una persona molto saggia. Il suo messaggio è chiaro e giusto: questo Paese va cambiato».
Michelle: «Su Grillo ho una riserva. Ha smosso le acque, il suo ingresso in politica è stato brillantissimo. Però, quando si è trovato a dover “fare”, è andato un po’ in tilt, ha preferito le urla ai progetti. Il Movimento 5 Stelle l’ha avviato, ora potrebbe tornare a fare il comico. Però sul messaggio concordo: l’Italia va cambiata».
Partendo da...?
Ezio: «Dalla pressione fiscale. Non puoi ammazzare la gente di tasse. Il Paese dovrebbe costare un decimo di quel che costa e dare servizi migliori».
Michelle: «È vero. Guardi, la settimana scorsa, in Germania, sono entrata in un supermercato e mi è venuto da piangere: lì gli stipendi sono molto più alti, eppure tutto costa il 20 per cento in meno. Lo chiedo sottovoce: se tornassimo alla lira?».
Lo vorrebbe davvero?
Michelle: «Le esportazioni ne trarrebbero giovamento (simula un tono cattedratico, ndr), come dicono gli economisti. E i turisti spenderebbero il quadruplo. Anche se temo la doppia beffa: quando siamo passati dalla lira all’euro, abbiamo perso la metà del nostro patrimonio. Ora ci farebbero lo stesso scherzo».
E a Berlusconi cosa succederà? Scapperà ad Antigua o verrà arrestato?
Ezio: «Nessuna delle due. Continuerà a fare il Berlusconi, terrà il suo partito, riempirà il Paese di club Forza Silvio. Con ingresso, sala riunioni e, nascosta dietro a una porticina, una pista da ballo con il palo per la lapdance».
Michelle: «Non lo so. Certo che il carcere a quell’età mi sembra un po’ eccessivo, che ne dice?».
Dico che «quell’età», riferito al suo datore di lavoro, potrebbe costarle parecchio.
Michelle: «Ma non è così vanitoso, dai! Se penso all’uomo, mi dispiace molto. Non entro nel merito, però ha subito un massacro allucinante».
Niente prigione, allora?
Michelle: «Se può stare a casa, meglio. E visto che deve chiedere l’affidamento ai servizi sociali, potrebbe fare domanda alla mia associazione Doppia Difesa (che si occupa di donne maltrattate, ndr): lo prenderei al volo, magari potrebbe mettere a disposizione i suoi avvocati».
Dei Forconi che idea vi siete fatti?
Ezio: «La loro protesta è legittima, questo Paese è piegato in due».
Michelle: «Sono dalla parte della gente, sono popolo anch’io, ma mi da fastidio chi contesta senza proporre soluzioni. Quando uno dei miei autori mi propone un “pezzo” che non mi convince, io non gli dico solo: “Questa battuta non piace”. Aggiungo sempre: “Perché non la facciamo così?”. Se i Forconi trovano un leader, e il leader fa proposte, anche di legge, concrete, scendo in piazza con loro».
Ne usciremo, da questa crisi?
Michelle: «Lo spero. L’Italia comincia ad assomigliare alla parte brutta del Marocco: non si ristruttura nulla, le alluvioni fanno cadere a pezzi le città. Ma sono ottimista; non abbiamo ancora toccato il fondo, dovremo scendere ancora un po’, poi risaliremo».
Ezio: «In questo momento non vedo vie d uscita. Chi viene a investire in Italia? C’è troppa burocrazia, c’è la vessazione delle imposte, chi lavora, anziché essere gratificato, viene preso a sberle. In più le banche non ti aiutano, gli ospedali non funzionano, la gente fatica a ricevere le pensioni o i sussidi. Che Paese è?».
Ezio, a proposito di imposte: l’Agenzia delle Entrate ha indagato sui suoi guadagni...
Ezio: « Io sono assolutamente in regola. Ho sempre pagato tutte le tasse fino all’ultimo centesimo. C’è una sentenza di un Tribunale italiano che mi ha già dato ragione».
Passiamo a previsioni più “leggere”. Michelle si sposerà in primavera, come vuole lei, o in inverno, come sembra voglia Tomaso?
Ezio: «A me basta che si sposi».
Michelle: «Col primo caldo. Tomaso ama il sole, come e più di me».
Ezio, lei è neonatologo ad honorem per via delle tante donazioni che ha fatto a più di 70 ospedali pediatrici. Se Michette avrà un figlio maschio, se ne occuperà un po’ anche lei?
Ezio: «Dovrei fare un corso da bambinaia ad honorem. Al massimo potrei cambiare qualche pannolino».
Michelle: «C’è già Tomaso che li cambia. E lei non mi provochi, sui figli, perché io ne farei altri dieci. La gravidanza è uno stato di grazia».
Come lo chiamerà, un eventuale maschietto? Dopo Aurora e Sole, c’è una certa apprensione...
Michelle: «Io e Tomaso abbiamo una piccola lista di nomi che voglio tenere per me. Posso solo assicurare che non si chiamerà Tramonto, come ha suggerito qualche spiritosone».
Ezio: «Io ai miei ho dato nomi normali (Giacomo e Gabriele, ndr), temo che non potrei essere di nessun aiuto».
E i Mondiali chi li vincerà?
Ezio: «Spero anzitutto che stiano su gli stadi. Poi che i tifosi possano tornare a casa. E che gli ultimi a tornare siano i nostri. Prandelli è bravo, ce la possiamo fare».
Michelle: «Io ho il cuore diviso in quattro, tra Germania, Italia, Olanda (Ineke, la mamma di Michette, è olandese, ndr) e Sviz-. zera. Ho tante probabilità di vincere! Spero in una finale Italia-Germania, e che vada come sempre: almeno nel calcio, che vinca l’Italia!».
In estate vi ritroveremo su Striscia?
Ezio: «Seguiteci e lo scoprirete».
Detta così, sa di addio.
Ezio: «Voglio creare suspense. A Striscia, comunque, nessuno è indispensabile».
Michelle: «Io finisco il 6 gennaio e lascio il testimone a Enzo Iacchetti (che condurrà con Greggio fino a marzo, ndr). Poi mi prenderò un mese per fare la mamma, sparirò per un po’ dalla tv italiana e mi materializzerò su quella tedesca. In Germania mi porterò Sole, Aurora non verrà: ha 17 anni, ormai, e vuole farsi gli affari suoi. Non verrebbe nemmeno se la legassi».
Però non mi ha risposto: resterà a Striscia, l’anno prossimo?
Michelle: «Ma cerco che ci sarò!».
Non cede alla corte di Rai e Sky?
Michelle: «Offerte ne sono arrivate, ma io sono fedele a Mediaset, specie in questo periodo di crisi. Sono cresciuta qui, hanno investito tanto su di me, da tre anni faccio tour teatrali per prepararmi a un grande show che prima o poi faremo su Canale 5».
Ezio, e la “cosa grossa” che partirà negli Stati Uniti?
Ezio: «Ci sto lavorando da un paio d’anni con degli amici americani. È una grandissima struttura che farà formazione nel campo dello spettacolo e mondo dei media. Partiremo da New York, poi ci espanderemo».
Michelle, devo bacchettarla. Lei è severissima con Aurora: sua figlia ha “postato” una foto in pelliccia e sigaretta, e lei le ha chiuso il profilo Instagram.
Michelle: «Ma guardi che c’è ancora, su Instagram (in effetti, dopo due giorni di blackout, il profilo è tornato attivo, ndr). Detto questo, e precisato che la pelliccia è finta, ebbene sì, mia figlia fuma. È difficile proibirglielo: davanti a noi, non può. In casa, neppure. Sono una mamma molto autoritaria, le sto dietro come un vigile urbano, ma quando è fuori non posso controllarla. Piuttosto, le hanno chiuso la pagina Facebook. Ma non sono stata io, è stato Zuckerberg: Auri ha caricato una foto sua, da bambina, che correva in spiaggia a petto nudo. Pare sia vietato e zac, l’hanno cancellata».
Chiudiamo con due domande “tradizionali”. Il regalo che volete dal 2014.
Michelle: «Che Aurora smetta di fumare. Ma temo che sarà anche il desiderio del 2015, del 2016, del 2017».
Ezio: «Che Papa Francesco diventi presidente della Repubblica e del Consiglio».
E il vizio che promettete di rottamare?
Michelle: «Io vorrei essere meno gelosa di Tomaso, lo metto in croce quel poveruomo. Ma temo sarà anche il fioretto del 2015, del 2016...».
Ezio: «Non ho vizi. Quindi cercherò di farmene venire uno per l’intervista di Capodanno».