VARIE 27/12/2013, 27 dicembre 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - LO SCANDALO DEGLI AFFITTI D’ORO
REPUBBLICA.IT
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto ’milleproroghe’. La riunione è durata circa un’ora e mezza. Il pasticcio del salva Roma, con lo stop imposto alla vigilia di Natale dal capo dello Stato al governo, ha spostato l’attenzione dell’esecutivo su questo provvedimento.
I contenuti. Il presidente del Consiglio Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa, ha chiarito che "il decreto è costruito con le proroghe essenziali, e accanto a questo si sono prese le norme essenziali del dl Salva Roma che abbiamo deciso di non portare a termine in Parlamento per l’eterogeneità che era venuta fuori". Tra queste, "la materia fiscale, che ha a che fare col bilancio di Roma, e gli affitti d’oro", ha spiegato Letta rimandando per i dettagli alla pubblicazione del comunicato ufficiale.
Salvati i fondi Ue. Il Consiglio dei ministri, ha precisato il premier, oltre al decreto proroghe di fine anno ha affrontato "la ripartizione dei fondi strutturali europei che rischiavano di non essere utilizzati per l’esercizio 2007-2013". Si tratta di una riallocazione di fondi, ha sottolineato, per 6 miliardi e 200 milioni. Risorse con cui
il governo finanzierà il sostegno alle imprese, misure in favore dell’occupazione, il contrasto alla povertà e le economie locali. Nello specifico, ha illustrato il premier, 2,2 miliardi per il sostegno imprese, 700 milioni per misure per favorire il sostegno al lavoro e all’occupazione, 330 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi a sostegno delle economie locali. Per favorire il credito alle imprese viene inoltre stanziato 1,2 miliardi.
Fondi per l’occupazione. Il premier ha annunciato poi per il 2014 ulteriori interventi di contrasto alla povertà per 300 milioni che si aggiungono ai 500 già stanziati a questo fine. "Sull’occupazione - ha aggiunto - vengono allocati ulteriori 150 milioni di euro per la decontribuzione, in particolare, dell’occupazione giovanile, che si aggiungono agli 800 milioni di giugno. Un ulteriore intervento a favore della lotta alla disoccupazione giovanile nel 2014 e 2015".
Il pasticcio salva Roma. Il ritiro della norma sulla Capitale, che era diventata di fatto un omnibus, è stato deciso dopo un incontro tra il premier e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: il capo dello Stato aveva espresso forti perplessità, ribadite anche oggi in una lettera allo stesso Letta, alla Camera e al Senato, su come il testo del decreto risultasse molto diverso da quello iniziale da lui firmato a causa dell’accoglimento di ripetuti emendamenti. La decisione ha quindi comportato un travaso di norme urgenti nell’altro decreto di fine anno chiamato a recuperare le situazioni indifferibili.
"Anche questa vicenda - ha commentato oggi Letta - dimostra in modo ancora più evidente come sia essenziale riformare il processo legislativo. E’ uno stimolo in più per fare le riforme nel 2014".
REPUBBLICA.IT
MILANO - Il decreto Milleproroghe varato dal Consiglio dei ministri si poggia sulla riallocazione di 6,2 miliardi di euro di fondi strutturali europei che, altrimenti, sarebbero andati perduti. L’esecutivo ha quindi deciso di destinare i proventi europei al sostegno alle imprese, a misure in favore dell’occupazione, al contrasto alla povertà e alle economie locali. Nello specifico, ha spiegato il premier Enrico Letta 2,2 miliardi andranno al sostegno delle imprese (compreso 1,2 miliardi per l’accesso al credito già garantito dalla Legge di Stabilità), 700 milioni in misure per favorire il sostegno al lavoro e all’occupazione, 300 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi a sostegno delle economie locali.
Lavoro. Il governo ha stanziato 700 milioni per misure a sostegno del lavoro e dell’occupazione: 150 milioni andranno per la decontribuzione dell’occupazione giovanile, 200 per l’occupazione femminile e per i più anziani e 350 per interventi a sostegno della ricollocazione dei disoccupati. Con queste misure, secondo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, "siamo a 4,2 miliardi di riduzione del cuneo nel 2014". Inoltre, con il riallocamento dei fondi Ue si potrà dare avvio alla cantierizzazione di opere pubbliche "grandi medie e piccole" e creare "dai 70 mila agli 80 mila posti di lavoro" ha aggiunto il ministro per le infrastrutture,
Maurizio Lupi.
Povertà. Il governo ha "deciso di concentrarsi sul disagio sociale che il Paese sta vivendo" e ha stanziato "in tutto un complesso di interventi di contrasto alla povertà per 800 milioni" ha detto il premier Letta. "Il disagio sociale - ha aggiunto - rappresenta la trincea più difficile". Gli interventi 2014 di contrasto alla povertà saranno di 800 milioni. Ai 500 milioni già stanziati si aggiungono 300 milioni per il rafforzamento della sperimentazione del Sia, lo strumento per l’inclusione attiva.
Economie locali. Alle economie locali sono stati destinati tre miliardi di euro: viene finanziato in questo modo il piano nazionale delle città, aggiunto finanziamento al cosidetto piano dei campanili, aggiunto finanziamento per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, sulla promozione dell’attività turistica e di Expo 2015.
Salva Roma. Nel decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri sono state inserite "norme essenziali" del dl Salva Roma, "la cui non approvazione avrebbe comportato danni ai bilanci, come la materia fiscale col bilancio del comune di Roma", e quelle "cosiddette degli affitti d’oro".
DAL SOLE24ORE.IT
I 400 milioni per coprire parte del buco di bilancio del Comune di Roma
Il milleproroghe dovrebbe imbarcare dunque alcune misure che il Comune di Roma ha dato per scontate nell’approvazione del bilancio: il Salva Roma prevedeva infatti che il Comune avrebbe potuto scaricare circa 400 milioni di debiti (sugli 864 emersi dai conti di Roma Capitale) sulla gestione commissariale. Durante l’esame da parte del Senato del Salva Roma è stata cancellata la norma che prevedeva la possibilità per il Campidoglio di aumentare da gennaio l’Irpef (ora allo 0,9 per cento) di 0,3 punti. Non è escluso che la soluzione uscita dalla porta entri dalla finestra nel Milleproroghe. Nel testo che sarà licenziato da Palazzo Chigi dovrebbe rientrare anche la proroga del congelamento degli adempimenti fiscali per le zone colpite dall’alluvione in Sardegna.
Il recesso dai contratti di affitto dei palazzi delle istituzioni
Entra dunque nel decreto anche la possibilità per le pubbliche amministrazioni di recedere dagli affitti degli immobili troppo onerosi, dopo che Cinque Stelle e Lega Nord hanno denunciato un emendamento nella legge di Stabilità, convertita in legge, che di fatto congela questa possibilità.