Massimo Malpica, il Giornale 27/12/2013, 27 dicembre 2013
GLI AFFARI DEL COGNATO IMBARAZZANO RENZI
Il successo di Matteo Renzi corre parallelo con la lobby di amici e familiari. Le capacità di comunicatore sono il fiore all’occhiello del neo segretario Pd, ma proprio la comunicazione, in senso aziendale, è anche il cruccio di Renzi. Che, da anni, è nel mirino dei suoi detrattori per un fitto intreccio di società, nomine e amici, quasi tutti legati ai settori di marketing e comunicazione.
La prima grana, finita all’attenzione della Corte dei conti e del ministero delle Finanze, Renzi l’ha incontrata da presidente della Provincia di Firenze, fondando la Florence Multimedia , società in house che svolge per conto dell’amministrazione «attività di comunicazione e informazione». Renzi ha sempre difeso la trasparenza dell’operazione Florence Multimedia , ma si sta ancora indagando a vari livelli sui presunti sprechi collegati alla società. Che aveva come direttore eventi - e poi come consulente e fornitore- un altro Matteo, Spanò, amico di Renzi, titolare della Arteventi e socio al 20 per cento di un’altra società di comunicazione, la Dotmedia , che tra le altre cose gestisce il sito matteorenzi.it e dal 2009 lavora col Comune di Firenze. La Arteventi di Spanò, peraltro, ancora nel 2013 risulta aver incassato da Florence Multimedia oltre 85mila euro.
Anche lui scout, Spanò è stato nominato nel 2011 (insieme a Ilaria Baudone, altra scout) da Renzi presidente dell’associazione Mus.e , che per conto del Comune partecipa all’organizzazione di numerosi eventi. Tra questi la Notte tricolore del 2011, per la quale ha lavorato proprio la Dotmedia di cui Spanò è socio. Le altre quote della Dotmedia sono in mano a Lilian Mammoliti (socia al 50 per cento), Davide Bacarella (al 10 per cento) e Alessandro Conticini (al 20 per cento). Quest’ultimo è fratello di Andrea Conticini, che di Renzi è cognato avendosposato la sorella del segretario Pd, Matilde. Andrea, che è agente di commercio, lavora per Dotmedia e anche per la Eventi6 , società di famiglia dei Renzi, le cui quote sono divise tra Laura Bovoli (mamma di Matteo, con l’8 per cento) e le due sorelle del neosegretario Pd Benedetta e Matilde (36 per cento a testa). Il restante venti per cento è, anche qui, appannaggio del fratello del cognato, Alessandro Conticini. Matteo, che ha lavorato per l’azienda di casa quando si chiamava Chil Promozioni , è ancora «dirigente in aspettativa » (i cui contributi per legge vengono versati dal 2003 a oggi prima dalla Provincia e poi dal Comune) della società, della quale aveva ceduto le quote ai familiari subito prima di candidarsi alla presidenza della Provincia.
In questo fitto intreccio le attenzioni, e le accuse più o meno velate di conflitto di interessi per il sindaco-segretario, ruotano soprattutto intorno alla Dotmedia. La società del fratello del cognato è nata poco prima dell’elezione a sindaco di Renzi, e negli anni seguenti ha prosperato anche grazie all’amministrazione comunale da cui, stando alle interrogazioni presentate dall’opposizione, ha incassato tra 2009 e 2011 oltre 200mila euro. Continuando a lavorare anche «privatamente » per Renzi, del quale come detto gestisce il sito (il responsabile è Davide Bacarella) e ha curato la campagna elettorale per le primarie. Anche il sito della renziana Eventi6 era powered by Dotmedia , fino a poco tempo fa. Ora il logo dell’azienda di Spanò, Conticini&Co è sparito dalla home page dell’azienda di famiglia, dove campeggia un powered by con uno spazio lasciato in bianco.