Aldo Grasso, Corriere della Sera 27/12/2013, 27 dicembre 2013
RITORNA «MAD MEN», L’AMERICA ANNI ’60
Dobbiamo ringraziare Rai4, che finalmente ha iniziato a trasmettere in anteprima per l’Italia la quinta stagione della serie «Mad Men», l’epopea di Don Draper (Jon Hamm), il guru della pubblicità al lavoro nella New York degli anni 60. Bisogna subito dire che «Mad Men» è senza dubbio una delle serie più belle della storia della tv, coperta di premi e riconoscimenti: per la sua raffinata scrittura, per la profondità con cui tratteggia le psicologie dei personaggi, per il riVincitori e vinti tratto cristallino (anche nei costumi, negli arredi, nel comKatie mento musicale) dell’America McGrath dei favolosi Sixties.
La È una delle serie più belle commedia ma senz’altro non è la più facidi Natale le: c’è chi l’ha molto amata ma batte il documentario anche chi l’ha accusata di noia, Disney. Su Canale 5, di esasperante lentezza, di un la sera della festa, eccesso di riflessività. Negli va in onda «Natale Usa, dove va in onda su un caa Castlebury Hall», nale via cavo, Amc, che si rivolcon Katie McGrath: ge a un pubblico più ristretto e per 4.393.000 di nicchia, la serie è arrivata alspettatori, 19,7% la sua sesta stagione conclusa, di share e si avvia verso la settima. In Italia eravamo fermi alla messa Leoni in onda della quarta. Persino il e ghepardi gruppo Fox aveva smesso di Il programmarla, mentre Rai4, documentario dopo averla proposta nella priDisney ma serata della domenica, l’ha superato dalla spostata nella tarda serata del commedia di Natale. mercoledì (alle 23.35) per Su Rai1 va in onda il doc ascolti troppo bassi.
firmato Disney «African Che la serie sia complessa Cats - Kingdom of da seguire è un dato di fatto, e Courage» con la voce una programmazione così sfanarrante di Claudia sata e irregolare di certo non Cardinale: per 2.227.000 ha aiutato. Ma «Mad Men» rispettatori, 9,8% di share mane un capolavoro assoluto, e la quinta stagione è un gioiello che merita di esser visto: la prima signora Draper, Betty, ha messo su peso e tristezza, mentre Don trascura l’agenzia pubblicitaria, sempre più vittima dei suoi fantasmi interiori, e anche l’unione con Megan, la giovane seconda signora Draper, inizia a celare qualche crepa. Sullo sfondo c’è la società USA sospesa tra cambiamento (le lotte per i diritti degli afroamericani) e paura.