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 2013  dicembre 27 Venerdì calendario

IL CARTONE ANIMATO CHE SPIEGA AI CINESI COME SI DIVENTA LEADER


Un cartone animato spiega ai cinesi come si fa a diventare leader di una grande potenza. I capi di Cina, Stati Uniti e Regno Unito sono pupazzetti disegnati, con foto al posto della faccia. È la prima volta che la Cina racconta come avviene la selezione dei vertici politici attraverso dei cartoni animati. Il video, che dura circa cinque minuti e di cui esiste anche una versione in lingua inglese, è apparso su internet ed è stato già cliccato più di un milione di volte. Il filmato ricorda che ogni nazione ha regole diverse per diventare il numero Uno.
Per essere eletto presidente negli Usa basta avere 35 anni e la cittadinanza americana da almeno 14 anni. Ma ci vogliono molti soldi. Barack Obama ha una buona dialettica e ha raccolto una grande quantità di danaro che gli è servito a finanziare la campagna elettorale. Il filmato lo ritrae circondato da tantissimi dollari. Il primo ministro del Regno Unito ha dovuto impegnarsi per ottenere la leadership del partito che ha la maggioranza. Nel video David Cameron sta in bilico su una pila di sedie, come un equilibrista. Per conquistare l’agognato incarico ha faticato più della goffa seppur brava cantante britannica Susan Boyle quando arrivò seconda alla finale di Britain’s got Talent. In Cina, invece, servono molti anni di esperienza per diventare presidente. Una rigida gerarchia regola la scalata ai livelli politici. Solo uno su 7 milioni di funzionari cinesi governa il Paese. Il cartone animato mostra l’atletico pupazzetto di un sorridente Xi Jinping che sale i gradini verso incarichi sempre più elevati e arriva al comando dopo 40 anni di attività politica. Anche gli altri sei membri del Comitato permanente sgambettano felici in cima alla scala del potere. Il video celebra la meritocrazia dei funzionari ed elenca i problemi che il presidente Xi si trova ad affrontare (inquinamento, frodi, sicurezza sociale, ecc). In definitiva, i cartoni animati propagandano una visione umanizzata del presidente e dei vertici di governo. Non utilizzano certo lo stile schietto tipico della satira politica dei Paesi occidentali. Indicano, però, un tentativo di apertura, un passo verso nuovi schemi. Il video sostiene i valori del sistema politico cinese, strutturalmente gerarchico, senza menzione delle criticità: neppure una parola sulle fazioni che dividono il partito comunista cinese. Non dice, inoltre, che il presidente e i dirigenti del Comitato non sono eletti direttamente dal popolo. Xi Jinping è stato nominato dall’Assemblea nazionale, designata in base a un complesso sistema di votazioni piramidali. Il cartone animato si chiude con una salomonica affermazione: finché le persone sono soddisfatte e il Paese si sviluppa e progredisce, il sistema funziona.