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 2013  dicembre 24 Martedì calendario

BETLEMME? È IN ITALIA

C’è una Betlemme anche in Italia: è una piccola frazione a 25 chilometri da To­rino e a 2 chilometri a nord da Chivas­so, il comune che segna il confine tra la diocesi di San Massimo e quella di Ivrea. Un grumo di case nel verde della Pianura Padana dove vivo­no 500 anime, un borgo semplice, eppure uni­co in Italia a portare questo nome, e che richia­ma l’umiltà della località che diede i natali a Ge­sù, in Palestina . La frazione si segnala per l’al­to campanile con l’orologio che svetta sui cam­pi e per la chiesetta, intitolata a Gesù Bambino, succursale della parrocchia Madonna di Lore­to di Chivasso, affidata alle cure dei frati cap­puccini. Proprio per il nome che porta, la fra­zione di Betlemme è salita agli onori delle cro­nache, lo scorso settembre, quando papa Fran­cesco in una delle sue telefonate private, ha chiamato la famiglia Chiolerio che vive nella fra­zione Betlemme. Francesco cercava Federico, 6 anni: il bambino gli aveva inviato un disegno della frazione e il Pontefice, incuriosito per la coincidenza, ha voluto ringraziarlo di persona per avergli fatto conoscere una località in Italia che porta il nome della cittadina che ha dato i natali da Gesù.

«Grazie e prega per me» – ha detto Francesco a Federico che ormai è diventato un ’personag­gio illustre’ per tutti i frazionisti di Betlemme. «a telefonata del Papa – spiega padre Stefano Campana, che attualmente amministra la par­rocchia Madonna di Loreto per l’assenza del parroco malato, il confratello padre Bruno Ca­minale – è stato un momento che ha unito la parrocchia e tutte le sue frazioni. Due giorni do­po questo grande dono di Francesco la comu­nità parrocchiale si è riunita nella chiesa di Be­tlemme per una celebrazione comunitaria in cui ho invitato tutti a riflettere sul nostro privi­legio di essere comunità di fede nel segno del papa e nel segno della Betlemme che ha dato i natali a Gesù».

Inutile dire che in questo borgo celebrare la na­tività di Gesù è un momento davvero speciale: da sempre qui la devozione a Gesù Bambino è viva a tal punto da far nascere il desiderio nei frazionisti di unirsi in gemellaggio con la Be­tlemme di Terra Santa. «Il 3 marzo 1966 – pro­segue padre Campana – avveniva il solenne ge­mellaggio spirituale con la Betlemme di Terra Santa. Quel giorno tutte le autorità religiose e ci­vili della Betlemme di Palestina accoglievano i betlemmiti di Chivasso e firmavano il Gemel­laggio. La parrocchia di Betlemme offrì alla Be­tlemme italiana una reliquia della santa Grotta che ancora oggi custodiamo in una grotta che richiama quella della natività». Le due Betlem­me sono unite anche dalla spiritualità del San­to di Assisi: i francescani sono i Custodi della Terra Santa e qui, nel Chivassese i frati minori cappuccini sono presenti dal 1624 quando vi costruirono un convento. «Per noi Natale è un momento di forte unione spirituale con la Be­tlemme della Palestina – conclude padre Stefa­no – che sottolineiamo con particolare solen­nità celerando la Messa della notte di Natale, stasera (leggi martedì 24 dicembre) alle 23 in ’sincronia’ con la Basilica della Natività di Be­tlemme di Palestina in modo che contempora­neamente i nostri parrocchiani e quelli della Terra Santa siano uniti spiritualmente. E poi in per essere ’sintonia’ con i nostri confratelli fran­cescani che da secoli custodiscono la grotta del­la Natività».