Maurizio Molinari, La Stampa 22/12/2013, 22 dicembre 2013
SUICIDA L’AUTORE DI “MI AMMAZZO, PER IL RESTO TUTTO OK”
Divenuto famoso, come scrittore e regista tv, grazie ai suoi scritti sulla depressione, Ned Vizzini si è tolto la vita gettandosi dal tetto della casa dei genitori a Brooklyn, con un gesto che evoca alcuni dei personaggi della sua fiction.
Nato a New York nel 1981 in una famiglia di origine italiana, innamorato di Central Park, Vizzini si fa largo nei circoli letterari già da adolescente: ha appena 15 anni quando scrive brevi saggi umoristici sulla vita liceale per il settimanale New York Press. A notarne lo stile è il New York Times Magazine che lo recluta, e il debutto avviene con l’articolo intitolato «Teen Angst? Naah...», sulle ansie adolescenziali, che gli schiude le porte della letteratura.
Il primo romanzo, Datti una mossa (tradotto per Mondadori) è del 2004, e due anni dopo segue Mi ammazzo, per il resto tutto ok (ancora per Mondadori) che, per sua stessa ammissione, è basato in gran parte sul proprio ricovero in un ospedale psichiatrico di Brooklyn.
Il successo di vendite trasforma quest’ultimo volume in un film di Hollywood e Vizzini viene reclutato anche come regista tv. Viaggia fra New York e Los Angeles, si sposa e ha un figlio. È uno dei giovani scrittori di maggiore successo. Ma non gli basta per emanciparsi dalla depressione e quando un reporter del Richmond Times Dispatch gli chiede di descrivere le incessanti paure che lo affliggono, lui risponde così: «Tutti credono che quando si diventa scrittori ci si sistemi per la vita, in realtà permangono le preoccupazioni per ciò che avverrà nel futuro, soprattutto se si è sempre sotto pressione per riuscire a fare il meglio del meglio». E quando parla davanti agli studenti dell’Ontario Shores Centre di Whitby in Canada ammette: «Ci sono molte cose che ti possono uccidere in questo mondo, e una di queste è senza dubbio lo stress».
Dopo l’annuncio del decesso, nel quartiere in cui era cresciuto, la scrittrice Margaret Stohl - co-autrice di alcuni racconti - ha commentato: «Ned non si è mai tirato indietro in una conversazione, andava avanti quando nessuno lo faceva».