Maria Teresa Veneziani, Corriere della Sera 21/12/2013, 21 dicembre 2013
ANDREA PEZZI : L’INCUBO DELLA CALVIZIE A 40 ANNI
Andrea Pezzi, 40 anni.
Serve essere belli?
«Moltissimo. Ma soprattutto conta la sensazione di piacere in senso generale. Quell’arma naturale che hai da bambino e che poi, se sei fortunato, da adulto si trasforma in ormone, carisma e saggezza».
Come cura la pelle
«La crema non me la metto. Lo faccio solo se mi obbliga la mia compagna (Cristiana Capotondi, ndr )».
Barba?
«La porto morbida, la taglio con il rasoio una volta la settimana».
Capitolo capelli...
«Li sto perdendo, ma ho purgato la sofferenza con un sogno. Avevo 27 anni. Mi sono visto a 40 tutto pelato. All’inizio sembrava fosse mio padre e invece ero io. Però mi piacevo...».
Che cosa fa per la forma?
«Stretching e ginnastica due tre volte settimana e massaggi thailandesi per allungare i tendini che dopo i 30 anni cominciano ad aggrovigliarsi perché i muscoli si sgonfiano».
Dieta?
«Sto attento alla qualità del cibo. La pasta non l’ho eliminata ma scelgo quelle di mais, riso o grano non selezionato. Ho fatto fatica ad adattarmi all’idea di mangiar poco ma non rinuncio a una fetta di crostata la mattina con il caffé. Il segreto è ascoltare il corpo e non portare nel cibo le tue insoddisfazioni in altri ambiti».
Descriva il suo stile.
«Mi faccio confezionare quasi tutto su misura. Anche il mio loden. Uso molto il pull a collo alto e i pantaloni di lana, sto tentando di uscire dalla schiavitù dei jeans. Scarpe di tipo inglese anche queste fatte su misura. Ho una collezione di sciarpe. Ne indosso una di pelliccia presa a Londra».
Si sente vanitoso?
«Preferisco il narcisismo come amore di sé per arrivare a sentirsi parte della vita».