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 2013  dicembre 21 Sabato calendario

IL BROKER FALLITO E RINATO COME FOTOGRAFO


La vita di Brandon Stanton è una serie di scommesse contro l’ovvio. Alcune gli sono costate molto care: a fine 2010, quando giocava in borsa a Chicago, la propensione a correre troppi rischi e alcune puntate sbagliate gli hanno fatto perdere il lavoro di trader . Ma con il licenziamento non gli è per nulla passata la voglia di rischiare: invece di cercarsi un impiego «come si deve», si è trasferito a New York e ha iniziato a fotografare sconosciuti per strada, e a postare i suoi scatti su Facebook . «Mia mamma non era molto contenta», ha raccontato.
All’epoca la fotografia era un hobby che praticava da un paio di mesi. Oggi la sua pagina «Humans of New York» ha oltre due milioni di seguaci, il libro che ne è nato è entrato dritto dritto nella classifica dei più letti d’America (uscito a ottobre, ad agosto era già esaurito su Amazon ), i suoi scatti mobilitano campagne capaci di raccogliere migliaia di dollari. E Time lo ha messo, a 29 anni, tra i «30 under 30» che cambieranno il mondo.
Merito delle sue immagini: un campionario di newyorchesi di tutte le età, i colori, le origini geografiche e le condizioni sociali. Ognuna è accompagnata da un breve testo: uno scambio di battute, una frase, un commento che è sempre anche una storia (si possono trovare su Facebook oppure sul sito www.humansofnewyork.com ). Insieme gli «esseri umani di New York» danno corpo a uno dei miti americani, incarnato da quella città come da nessun’altra: l’idea che ci sia spazio per ogni scelta di vita e che le persone più diverse possano convivere in una variopinta armonia. È forse la cosa che affascina di più del suo progetto.
Brandon lo aveva pensato come un vero catalogo dei newyorkesi: voleva fare diecimila ritratti e dividerli a seconda dei quartieri in cui li aveva scattati. Poi, lungo la strada, ha cambiato idea e sono arrivate le storie. Brandon ha il dono di scovarle tirando fuori lo straordinario nascosto nelle persone più comuni. E a volte sono i suoi scatti a provocare altre storie. Come nel caso del piccolo Rumi, sei anni: Brandon lo ha incontrato a Central Park che vendeva i suoi giochi assistito dalla madre. L’obiettivo era raggranellare i mille dollari, indispensabili, secondo i suoi genitori, per comprargli un cavallo: il suo sogno. In un pomeriggio ne aveva guadagnato solo uno. Brandon lo ha fotografato, e — appurato che mille dollari non sarebbero mai bastati per un cavallo — ha messo lo scatto online con una proposta: regalare a Rumi e alla sua famiglia una settimana di vacanza in un ranch. Prezzo: settemila dollari da raccogliere con il crowdfunding. Le donazioni li hanno coperti in un quarto d’ora. Poi sono salite fino a 26 mila dollari. Brandon li ha usati per regalare un cavallo a un centro di ippoterapia di New York.
È fatto così: sembra che il denaro non gli interessi. Ha iniziato a fare il fotografo di strada anche per questo: «Per i tre anni precedenti avevo pensato solo a fare soldi. Volevo fare qualcosa che non avesse niente a che fare con il denaro», ha raccontato a Time . Strano, per uno che faceva l’agente di Borsa. Forse perché anche il suo primo lavoro era arrivato per caso. O meglio, per scommessa. Quando studiava storia (non troppo brillantemente) all’università della Georgia, nel 2008, trovò un sito irlandese che dava 70 a 1 la rielezione di Obama. Prese tremila dollari dal suo prestito d’onore per l’università e puntò tutto sul presidente. Un suo amico che lavorava in Borsa lo venne a sapere e lo assunse subito.
Ora Brandon è tornato alla sua vocazione umanista. E promette che per i prossimi tempi non cambierà mestiere: continuerà ad alzarsi ogni mattina, prendere la macchina fotografica, indossare il cappellino da baseball di traverso e mettersi a camminare per le strade di New York. Alla giornalista che gli chiedeva un consiglio per chi viene licenziato ha risposto di non avere molto da dire. «Solo: mettetevi a lavorare. Tutti aspettano di avere l’idea perfetta prima di iniziare a farlo. Invece — ha assicurato — le idee vi si chiariranno mentre vi avvicinate all’obiettivo. E sarà diverso da come lo avevate immaginato».
Elena Tebano

@elenatebano