Paola Guabello, La Stampa 21/12/2013, 21 dicembre 2013
ADDIO A SERGIO LORO PIANA RE DEL LUSSO DA ACCAREZZARE
Carattere forte, uomo geniale dall’eleganza senza tempo e dallo stile inconfondibile. Era un imprenditore autentico Sergio Loro Piana, che aveva saputo costruire con il fratello Pier Luigi, una storia italiana. Cosi emblematica da essere riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. L’industriale valsesiano, che amava dichiararsi più biellese che vercellese, proprio per la sua vocazione laniera, è morto a 65 anni l’altra notte nella sua abitazione di Milano dopo aver lottato contro una malattia che non gli ha dato scampo.
La passione per il suo lavoro, per le stoffe, che conosceva profondamente, ma anche la sua curiosità e l’ossessione per le cose belle, lo hanno sempre accompagnato nella vita, condivise ogni giorno in famiglia come in azienda. E resteranno la cifra distintiva nel ricordo di chi l’ha conosciuto come amico, drappiere e capitano d’industria.
Golfista, appassionato di vela e di cavalli, Sergio Loro Piana amava la vita e i piaceri che poteva regalare, consapevole però che solo l’attaccamento e il duro lavoro portano risultati e concedono privilegi. Un uomo estroverso e geniale che, non ancora trentenne, entrò in azienda e diede il via a una rivoluzione, raccogliendo l’eredità dal padre Franco e più in là ancora, del nonno Pietro.
Negli Anni 70 il lanificio, sinonimo da sempre di qualità, con lui ha iniziato il suo percorso di successo. È diventato un’azienda internazionale, una griffe del lusso dai mille volti. Il cuore batteva in Valsesia all’ombra del Monte Rosa e la testa era a Milano, città della moda dove c’è il quartier generale, poi a New York, a Shanghai, piazze dove, una dopo l’altra, Loro Piana ha aperto le boutique (oggi 130).
Ma il marchio è altrettanto conosciuto a «monte» della filiera, in Perù e in Argentina, dove l’azienda segue gli allevatori per ottenere la vicuña più esclusiva; in Mongolia dove Loro Piana è la prima società europea a negoziare cachemire e baby cachemire con i nomadi; o ancora nel Myanmar (Birmania), dove incoraggia la coltivazione del fiore di loto per creare con la preziosa fibra tessuti esclusivi.
Per i «signori del tessile», Sergio Loro Piana inventò Ideabiella, l’expo di cui fu a lungo presidente. «Sergio è stato un grande imprenditore che ha saputo portare la sua azienda al vertice della piramide del Tessile-Abbigliamento mondiale - commenta Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia - ma è stato soprattutto un imprenditore lungimirante che, tra i primi, ha integrato e sviluppato la filiera del lusso made in Italy, facendo diventare i suoi prodotti un esclusivo status a livello globale. Con lui viene a mancare un punto di riferimento per tutto il nostro comparto».
Protagonista del suo tempo, attraverso l’azienda di famiglia aveva realizzato il suo sogno condiviso fino all’ultimo con il fratello Pier Luigi. Fino a quando, l’amara decisione di vendere, in luglio,al gruppo del lusso francese Lvmh, era sembrata la soluzione più giusta per assicurare un futuro alla griffe e ai 2.500 dipendenti. Rimanendo però in azienda come vicepresidente delegato. Poi un tumore ha frenato all’improvviso il suo spirito brillante, la sua voglia di ricorrere nuovi orizzonti con abiti, accessori e oggetti che definiva «regali preziosi da mettere sotto l’albero». Quell’albero che la malattia, a tradimento, l’altra notte gli ha rubato. Lascia la mamma Elena, i fratelli Pier Luigi e Lucia, la moglie Luisa De Col, i tre figli Margherita, Pietro e Vittoria cui era profondamente legato.