Avvenire 22/12/2013, 22 dicembre 2013
STAMINA, NEL 2009 I PRIMI PASSI DELL’INCHIESTA, POI CHIUSA NEL 2012
Non sono ancora terminati gli accertamenti della procura di Torino sulla questione Stamina. Carabinieri del Nas e polizia giudiziaria, su indicazione del pm Raffaele Guariniello, stanno svolgendo una ulteriore serie di attività in vista della definitiva chiusura dell’indagine sul guru della metodica, Davide Vannoni, e sui personaggi del suo entourage. L’avviso di chiusura indagini, iniziate nel 2009, risale al 2012, ma molte cose nel frattempo sono successe: le decisioni dei giudici del lavoro (spesso contrastanti) sul diritto dei pazienti ad accedere alla terapia, il braccio di ferro con i tribunali amministrativi, con l’Aifa, con il ministero della Salute, con il mondo accademico. A Torino gli indagati, nell’ambito dell’inchiesta del 2012, sono una dozzina. Vannoni, 44 anni, professore associato di scienze cognitive, è in prima fila. Quella che si presentava come una onlus – la sua Stamina foundation – secondo gli inquirenti aveva un vertice «animato dall’intento di trarre guadagni da pazienti affetti da patologie senza speranza». Gente che invitava i clienti a «non dire nulla in giro» perché «queste procedure sono vietate » e che si lasciava scappare frasi come «per fortuna i malati sono in aumento». Su Vannoni si è allungata, nel frattempo, una nuova indagine: questa è del pm Giancarlo Avenati Bassi e ipotizza la tentata truffa alla Regione Piemonte.