20 dicembre 2013
Marina Londero, 68 anni. Di Latina, viveva in via Rappini col figlio Roberto Zanier, 35 anni, ex guardia giurata con problemi di depressione
Marina Londero, 68 anni. Di Latina, viveva in via Rappini col figlio Roberto Zanier, 35 anni, ex guardia giurata con problemi di depressione. Costrui, che ce l’aveva con lei per questioni di denaro, alle 4 e mezza di venerdì notte impugnò la sua calibro 38 e le sparò un colpo in faccia mentre dormiva. Quindi uscì di casa, verso le 6 e mezza raggiunse le casupole in via Darsena che suo padre aveva affittato a immigrati rumeni (inquilini morosi, pare), entrò in una delle abitazioni urlando «voglio i miei soldi», sparò alla prima che si trovò davanti, la quarantaquattrenne Elena Tudosa (morta sul colpo), poi contro suo figlio, Andrei Gabriel Bogdan, 21 anni, e infine contro il suo convivente, Florin Dumitrache (il ragazzo, colpito alla testa, in fin di vita in ospedale col cranio fracassato; l’altro, ferito ma solo di striscio). Subito dopo bussò alla finestra di un’altra rumena che avendo sentito le urla e gli spari stava già fuggendo col suo bambino in braccio, lui la vide, la inseguì, provò a sparare ma non ci riuscì perché aveva finito i proiettili. Arrestato dodici ore dalla polizia, che lo trovò, inebetito, a Borgo Montello. Tra le 4 e mezza e le 6 e mezza a Latina.