Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

È stata ribattezzata il “puma”. Non solo per i suoi occhi e lineamenti felini e non solo per la combattività che sta dimostrando nella protesta che sta portando avanti da due settimane.«Cercasi stallone privo di neurone». È l’incipit della canzone I’m a cougar: autrice del testo, a dir poco esplicito, e della musica, ma anche interprete, è la reggiana Yulla Preti: 42 anni, di origini romane, madre di due figli, in questi giorni è salita alla ribalta come coordinatrice del gruppo reggiano “Nove dicembre”, affiliato ai forconi e agli altri movimenti che ieri hanno manifestato in piazza del Popolo a Roma.
Da lunedì scorso la reggiana ha guidato il presidio permanente davanti alla rotatoria che porta al casello dell’autostrada A1, facendo volantinaggio ad auto e camion per rallentare il traffico. Inoltre con il suo gruppo ha impiantato due gazebo in mezzo alla rotonda, diventata la seconda casa degli indignados che da due settimane mangiano e dormono lì.
Ma da ieri la donna ha avuto un bagno di celebrità nazionale da quando si è cominciato a parlare della sua attività artistica. Nel 2007 ha scritto e interpretato l’inno della Reggiana calcio con Luca Anceschi e i giocatori granata. Su Facebook e YouTube stanno però spopolando le canzoni che ammiccano al sesso: oltre a “I’m cougar”, riferimento alle donne over 50 che si scelgono compagni molto più giovani, anche “Me gusta el pelo”, entrambe accompagnate da video dove la 42enne canta e balla.