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 2013  dicembre 19 Giovedì calendario

I CONTI DELLA SERVA MUNICIPALIZZATE IN PROFONDO ROSSO

I CONTI DELLA SERVA MUNICIPALIZZATE IN PROFONDO ROSSO –

È una pletora sterminata di imprese. Spesso carrozzoni burocratici guidati dalla politica e che certo non fanno dell’efficienza e della qualità del servizio le loro migliori doti. Sono le aziende pubbliche locali o meglio le municipalizzate che si occupano del trasporto, dei rifiuti dell’acqua e dell’energia. Sono oltre 3mila in Italia e secondo una recente ricerca almeno il 40% di loro chiude in perdita. Certo fare servizio pubblico con tariffe spesso calmierate non permette di fare grandi utili. Non è questo lo scopo di queste aziende: però dal fare utili a trasformarsi in colabrodo con bilanci che chiudono strutturalmente in perdita ce ne corre. Come è possibile che l’Atac di Roma, la più grande azienda di trasporto locale con oltre 12mila dipendenti e un miliardo di fatturato abbia cumulato perdite negli ultimi 10 anni per 1,6 miliardi? Una cifra esorbitante. E non basta la scoperta della truffa sui biglietti donati a giustificare tanta inefficienza. Atac non è un caso isolato. Basta scendere di 200 chilometri per trovare la Ctp di Napoli. Altra azienda di bus che serve il bacino delle province di Napoli e Caserta. Anche qui film identico. Un’azienda disastrata sempre in perdita da almeno un decennio con un buco cumulato di 300 milioni dal 2003 al 2012. Ogni anno per ogni 10 euro che la Ctp incassa 4 euro si trasformano in perdite. Senza contare che le aziende pubbliche locali vengono sussidiate dagli enti. Atac riceve ogni anno 500 milioni da Comune e Regione. La Ctp incassa ogni anno un assegno di oltre 40 milioni. Ma gli enti locali devono intervenire due volte. La prima finanziando il servizio, la seconda iniettando nuove denaro per ricapitalizzare i bilanci in perdita. Forse la spending review dovrebbe partire da qui.