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 2013  dicembre 21 Sabato calendario

SUPERSTIZIOSO

«Balotelli? Passiamo alla prossima domanda: qualunque cosa dovessi dire, potrebbe ritorcersi contro di me. Pensate se dovessi azzardare “È forte negli spazi”, e quello domenica sera mi fa gol da trenta metri... No, no: sono anche un po’ superstizioso» (il portiere dell’Inter Samir Handanovic).

BASTA «Alla mia età qualche acciacco arriva, ma io sono a disposizione. E comunque non è detto che io debba fare per forza il titolare. Ma certo è che se il Milan dice basta, dico basta anch’io. Al 90%, se non rinnoverò con il club rossonero, smetterò di giocare» (il portiere del Milan Christian Abbiati).

AMORE «Il mio non è entusiasmo, è proprio amore. È che mi piace sempre tantissimo giocare. A quest’età bisogna prepararsi più che meticolosamente, devi stare attento a quel che mangi e fare tanta terapia, la schiena mi fa male, ho i legamenti di un ginocchio rotti» (Roberto Crudeli, il nonno dell’hockey su pista italiano, che ha compiuto 50 anni ieri).

INDIETRO «Dopo 16 estati di lavoro, senza mai smettere, è venuto il momento di prendere un po’ di tempo per me e per la mia famiglia. Il mio sogno era la medaglia olimpica. Quando l’ho raggiunto un po’ di appagamento c’è stato. Poi l’anno scorso c’è stato l’infortunio e volevo dimostrare che sarei tornato, anche in Nazionale. Ho lavorato come un pazzo, e per l’Europeo ce l’ho fatta. Ma adesso non so più se riuscirei a dare il massimo. Io sono il capitano, da me è giusto aspettarsi non il 100, ma il 110%. Forse è meglio fare un passo indietro» (Cristian Savani, primo italiano a giocare nel campionato cinese di volley, al Tang Dinasty Shanghai).

BENE BENE «Io avrei preferito che Fabio diventasse calciatore: fino a 13 anni andava da una parte e dall’altra, ma portava già a casa le prime coppette di tennis e ha optato per quello sport, lasciando la squadra di Arma dov’era cresciuto. Però a calcio gioca bene bene, a livello di Promozione potrebbe spopolare anche oggi, così com’è» (Fulvio Fognini, papà di Fabio, al momento numero 16 del tennis mondiale).

FUTURO «Il calcio è cambiato in maniera totale rispetto a quando ho cominciato io, ma è il mondo che è cambiato. Adesso vedo ragazzi più maturi e più informati, con un altro tipo di valori rispetto a noi. Ma non sarò io a dire che era meglio ai miei tempi, anche se non ho rimpianti. Bisogna guardare al futuro» (Beppe Bergomi).