Giovanni Stringa, Corriere della Sera 19/12/2013, 19 dicembre 2013
RCS CONFERMA IL PIANO ESCLUSI NUOVO AUMENTO E DEROGA AI RIMBORSI
Obiettivi del piano al 2015 confermati e nessun secondo aumento di capitale in vista, almeno per il momento: è quanto emerso ieri dopo il consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup, società editrice del Corriere. Il consiglio, dopo un aggiornamento sull’andamento del 2013 e dopo aver fatto il punto sulle prospettive per il 2014, ha confermato gli obiettivi del piano al 2015. Quanto al ricorso alla delega dei soci per varare una seconda tranche di aumento per altri 200 milioni, «non se ne è parlato — ha detto il direttore finanziario Riccardo Taranto —. Non è uno dei temi previsti nell’ambito del piano». In consiglio, ha aggiunto il manager, non è stato affrontato poi «nulla di specifico» riguardo alle possibili nuove dismissioni. «C’è un target entro fine 2014 di 250 milioni di cessioni, stiamo lavorando per arrivarci», ha detto. È stata invece fissata la data del 12 marzo per il prossimo investor day. Taranto ha poi spazzato il campo dalle voci su una volontà di Rcs di rivedere i termini del finanziamento bancario chiedendo una deroga ai rimborsi. Si tratta di notizie, ha spiegato il chief financial officer, che «non rispondono alla realtà. È un tema che non esiste — ha detto —. Abbiamo semplicemente ragionato con le banche su un percorso di rimborso legato alle diverse fasi di incasso previste dagli accordi». Il programma prevede che, mano a mano che arriveranno gli incassi da Blackstone (come acquirente dell’immobile di via Solferino e San Marco), questi verranno nel periodo girati in gran parte a rimborso della tranche di finanziamento bancario garantita dalle dismissioni. In Borsa il titolo Rcs ha ieri perso il 3,94%, a 1,22 euro. Affrontando l’andamento delle singole divisioni, il consiglio Rcs dovrebbe essersi soffermato secondo le attese anche sul ramo dei periodici, dove il gruppo figura con testate come Il Mondo, Oggi e Amica. A domande su eventuali ipotesi di integrazione tra singole testate periodiche o su possibili nuove chiusure, Taranto ha risposto: «Sono temi diversi, non sono rilevanti in questo momento». Quest’estate Rcs ha ceduto a Prs Novella 2000, Visto, Astra, Ok Salute e il polo dell’enigmistica, procedendo poi alla chiusura di altre testate (Max, L’Europeo, Yacht & Sails, Bravacasa e A).
Giovanni Stringa