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 2013  dicembre 18 Mercoledì calendario

MICHELE BRAVI – IO BRAVO RAGAZZO? LO DITE VOI


Milano, dicembre
L’hanno già soprannominato il «Gianni Morandi 2.0», o anche «un Harry Potter rivisitato da Tim Burton». Ma Michele Bravi, 19 anni, di Città di Castello, trionfatore di X Factor, per tutti rimarrà sempre il «tesorino», come lo ha ribattezzato una Simona Ventura in versione amorosa zia. Lui non si scompone per questo tris di nomignoli. Solo se gli dici che, forse, a conquistare il pubblico è stata la sua aria di bravo ragazzo, sbotta: «Io non so se sono un bravo ragazzo, lo dite voi».
E confessa: «In realtà sono prepotente, quello che mio è mio. E anche molto disilluso. Sono una persona complicata: da 19 anni cerco di capirmi e non ci riesco».
In ogni caso Michele ha conquistato il pubblico di X Factor, specie quello femminile, con la sua semplicità, serietà e umiltà. Il trionfatore di questa edizione, pupillo di Morgan, ha dedicato la vittoria a se stesso («Me lo merito!», esclama) e al nonno Luigi, che lo è venuto a trovare nel loft a Milano, lo ha accolto a Città di Castello quando è tornato per il concerto prima della finalissima, ed è diventato anche lui un personaggio. «Mio nonno è una caricatura vivente», dice. Il che non sembra esattamente un complimento, ma poi lui precisa: «Ha l’entusiasmo di un bambino, è un grande. E mi ha insegnato che se vuoi qualcosa te la devi sudare».
Michele è il genero che tutte le mamme vorrebbero avere, il fidanzato ideale di ogni ragazzina, il segno che forse davvero il nostro Paese ha deciso di cambiare verso. Viene da una solida e unita famiglia borghese (il padre è oncologo e consigliere provinciale del Pd), ha frequentato il liceo classico, alla maturità ha preso 100, il massimo dei voti, e non intende rinunciare all’università. «Mi iscriverò a Filosofia», dice. «Anche se fai il cantante devi avere dei riferimenti culturali, se no di che canti?». A volte sembra quasi troppo adulto per la sua età: glissa sul fenomeno One Direction, la boy band fenomeno del momento, ospite della finalissima, («Non li ho mai seguiti», ammette, «ma non faccio lo snob, se piacciono un motivo ci sarà») e spiega che ha passato l’adolescenza ad ascoltare i grandi cantautori italiani come Ivano Fossati, Gino Paoli e Fabrizio De Andrè. Guai a cercare di approfondire sulla vita privata: il ragazzo si irrigidisce di colpo. Di sicuro è single, ma non crede che l’improvvisa fama gli sottrarrà tempo per eventuali innamoramenti. «L’amore non si può programmare, se capiterà l’occasione non mi tirerò certo indietro», dice. Argomento chiuso.
In compenso, ama gli animali. «Ho cinque cani», racconta. «Non potrei vivere senza animali in casa». Uno di questi, un bracco, è stato battezzato Rita Levi Montalcini. «È perché gli auguro la stessa longevità», spiega sorridendo. Sarà serio e un po’ secchione, eppure non nasconde di essere molto superstizioso. «A ogni esibizione mi porto dietro uno zainetto con un reliquiario, che poi lascio dietro le quinte», dichiara. «Preparo un altarino in cui c’è di tutto: un pupazzetto che mi ha regalato mia sorella, un pacchetto di sale, corni e braccialetti».
CON LUI VINCE DI NUOVO MORGAN
La vittoria di Michele è anche e soprattutto il trionfo di Morgan, suo pigmalione. Zitto, zitto, il giudice “veterano” di X Factor ha sbaragliato la concorrenza del favoritissimo Mika e delle sue agguerrite ragazze, e ha di nuovo portato un suo pupillo al podio (stabilendo un record nella storia mondiale del talent show: Morgan ha vinto cinque edizioni su sei a cui ha partecipato). Il suo segreto? «Sa sperimentare, mi ha assegnato brani diversi da quelli che cantavo d’abitudine, così mi ha fatto crescere», rivela Michele. «La sua forza è l’intuizione. Solo una volta abbiamo quasi litigato. Mi aveva dato una canzone di Jimi Hendrix, mentre io volevo qualcosa di più tradizionale. Naturalmente, alla fine, aveva ragione lui, come sempre». E il percorso di Michele (ha cantato brani raffinati come Carte da decifrare di Ivano Fossati e See Emily play dei Pink Floyd, ma anche divertissement come la colonna sonora del Tempo delle mele) ha conquistato Tiziano Ferro. La popstar gli ha regalato un brano inedito. La vita e la felicità, che lo ha portare dritto alla vittoria (notare bene: Ferro porta fortuna, era sua la canzone Non ti scordar di me che fece la fortuna di Giusy Ferreri alla prima edizione del talent).
E ora? Michele probabilmente non parteciperà a Sanremo, come invece fece Chiara Galiazzo l’anno scorso.
«Non mi interessa andarci tanto per fare, mi vedrete all’Ariston solo quando avrò un progettò forte». Poco male: X Factor, da talent show di nicchia, è diventato il Sanremo dell’era dei social network. E cambia sempre pelle. L’anno prossimo quasi sicuramente non ci sarà Elio. E Mika, rivelazione televisiva dell’anno, sembra troppo impegnato per fare il bis. Il toto-giudici è partito, per ora circola il nome di Marco Mengoni.