Luciano Mondellini, Milano Finanza 18/12/2013, 18 dicembre 2013
PER FIAT UN ALTRO FLOP IN EUROPA
In attesa dei 9 miliardi che, secondo indiscrezioni non confermate, la Fiat investirà in Europa entro il 2016, il Lingotto ieri ha subito l’ennesima mazzata sul fronte delle vendite nel Vecchio Continente.
In un mercato europeo che a novembre ha registrato un leggero miglioramento rispetto allo stesso mese del 2012 (+0,9% a oltre 975 mila vetture immatricolate), la casa torinese ha fatto segnare vendite per circa 55 mila nuove auto registrando quindi un calo del 5,8%. La quota di mercato del Lingotto è così scesa dal 6,1% del novembre 2012 all’attuale 5,7%. Il risultato è che la Fiat, ormai superata stabilmente da Bmw nella classifica continentale delle vendite (anche se la casa bavarese ha fatto segnare un calo del 7% a novembre a circa 62 mila veicoli immatricolati), ora è tallonata da vicino da Daimler, che vanta una quota di mercato del 5,6% grazie alla spinta rappresentata dall’incremento di vendite della controllata Smart (+13,2).
Tra i vincitori del mese, oltre alla casa di Stoccarda, c’è Volkswagen, che ha aumentato le immatricolazioni del 3,2% a oltre 256 mila vetture, innalzando così la quota al 26,3% in virtù, tra le altre cose, della forte crescita delle vendite Skoda (+18%).
Un grande risultato è stato anche quello ottenuto da Renault (+8,9% a oltre 90 mila vetture) cui hanno contribuito sia il brand omonimo (+2,6% grazie alla spinta dei nuovi modelli come la Captur) sia il brand low-cost Dacia (+30% a oltre 25 mila vetture immatricolate). I dati di vendita hanno così confermato che Dacia è divenuta ormai non solo un fenomeno di successo ma anche una scommessa persa dalle altre case, come ha più volte spiegato l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ricordando che ormai è tardi per inseguire Renault su quel terreno.
In questo quadro la Fiat ha spiegato che il risultato continentale è stato fortemente penalizzato dal risultato negativo registrato in Italia (-4,5%), mercato di riferimento della casa torinese in cui la crisi delle vendite non sembra migliorare. Nello stesso tempo, ha continuato una nota del Lingotto, bisogna segnalare i risultati ottenuti in Francia, dove, nell’ambito di un mercato che scende del 4%, i marchi del Lingotto sono cresciuti dello 0,6%. Segnali positivi sono arrivati anche dalla Spagna, dove il mercato è salito del 15,1% mentre i volumi di vendita Fiat sono aumentati del 19,8%. Ottimo il risultato nel Regno Unito: a fronte di un mercato che cresce del 7%, i marchi Fiat hanno registrato un balzo in avanti del 45,8%. Bisogna tuttavia segnalare che il mercato di Sua Maestà non è mai stato una roccaforte del Lingotto e quindi i volumi restano relativamente modesti.
Per quanto riguarda il dato progressivo annuo, infine, la casa torinese ha registrato più di 688.600 vendite e la quota è del 6,1%, lo 0,3% in meno rispetto agli 11 mesi del 2012.