Grazia Longo, La Stampa 18/12/2013, 18 dicembre 2013
KYENGE: “SE LA DONNA HA IL TIMONE LA COPPIA SI SFASCIA”
Se la separazione tra il tenebroso attore Daniel Day Lewis e la bellissima Isabelle Adjani è avvenuta tramite fax, quella tra il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, Pd, 49 anni, e suo marito Domenico Grispino, si annuncia via intervista. Una decina di giorni fa il marito, l’ingegnere di 59 anni che la conquistò ad un concerto di Claudio Baglioni, dalle colonne di «Libero» sparò a zero su tutto il Pd e dichiarò di aver votato per la Lega e di aver preso contatti con Beppe Grillo.
Oggi su «Vanity Fair», in un’intervista anticipata ieri da Dagospia, la ministra replica piccata che di «chi fa vera politica, in casa, sono io». Poi l’affondo dal sapore di divorzio: «Ho bisogno di una pausa di riflessione e il Natale lo trascorreremo separati». La notorietà della ministra ha indispettito suo marito? L’ingegnere calabrese trapiantato a Castelfranco Emilia, provincia di Modena, s’è forse stufato di una moglie così famosa e ingombrante e ha voluto dimostrare che in casa i pantaloni li porta lui? La ministra sembra pensarla così e a «Vanity Fair» dichiara: «Tante volte, per gli schemi in cui viviamo, se l’uomo ha il controllo economico va tutto bene. Se invece, a un certo punto, la donna si trova col timone in mano, qualcosa nella coppia cambia. E chissà quante si riconosceranno in quello che dico...».
Certo, Domenico Grispino, ex musicista (si è esibito insieme con Pierangelo Bertoli e Vasco Rossi) su «Libero» era stato proprio duro. Si era schierato contro tutto il Pd, Renzi in testa, sostenendo che alla moglie avevano imposto tutto, compreso l’addetto stampa e un versamento di 34 mila euro dopo le elezioni. Lei si dissocia dalle «menzogne di mio marito» e trova esagerate anche le sue critiche per il fatto che stia troppo lontano da Modena per gli impegni governativi. Spiega infatti: «Con la campagna elettorale e il trasferimento a Roma dopo la nomina al governo è cambiato tutto. Sono arrivate le difficoltà a conciliare politica e famiglia. Spesso stavo fuori quasi tutta la settimana, tornavo a Modena nel weekend. Si è formato un altro equilibrio, dentro e intorno a me».
Domenico Grispino si sente troppo trascurato o si è stancato di non essere il vero capofamiglia? Chissà. Di sicuro pare un geloso. A proposito dell’aspetto stampa della moglie, ad esempio, disse a «Libero»: «A Venezia mia moglie girava con il suo portavoce e le mie due figlie. Lui era sempre lì attaccato ed è entrato in tutte le foto. Lì ha sbagliato anche mia moglie, l’addetto stampa non deve stare sempre lì con lei». E, quando il giornalista gli domandò se fosse geloso, ripose: «Io? Si figuri. Ma quello adesso lo faccio mandare via».
In ogni caso le critiche principali del marito della ministra sono riferite all’impegno politico, tanto che lei risponde: «Con quello che ha detto mio marito, qualsiasi donna si sarebbe sentita ferita. Nel partner si cerca sostegno, ma per ogni donna è fondamentale prima di tutto riuscire a realizzarsi».
Cécile e Domenico sono sposati da 20 anni, innamorati da 25 (da quando lei, chirurgo oculista, gli trapiantò le cornee) sembrano arrivati al capolinea. Riusciranno a recuperare? Lei per ora non molla, trascorrerà il 25 dicembre con le due figlie Maisha e Giulia, 21 e 18 anni: «Passeremo un Natale diverso dal solito. Andremo a servire il pranzo a una comunità che ospita senzatetto».