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 2013  dicembre 17 Martedì calendario

VOLO DI STATO CON IL COMPAGNO BOLDRINI SI BECCA UNA DENUNCIA


Roma La delegazione italiana alle esequie di Mandela, guidata dal premier Enrico Letta con consorte e dal presidente della Camera Laura Boldrini con «compagno», non ha viaggiato su un Falcon 900 in dotazione 31simo Storno dell’Aeronautica Militare, come apparso in molte ricostruzioni, ma sul più grande Airbus A319-CJ. Sul Falcon, infatti, può salire un massimo di 12 passeggeri, mentre da Roma sono partite una ventina di persone (7 componenti per Palazzo Chigi, 5 per la Camera più le rispettive scorte). L’Airbus in versione jetliner invece ne può trasportare fino a 40. Non è una differenza da poco: la scelta del velivolo potrebbe aver comportato un aggravio di spesa di almeno 30mila euro.
Vediamo perché:l’Airbus pesa circa 70 tonnellate, 5 volte il suo«collega».Per la rotta Roma-Johannesburg e ritorno (15.480 chilometri) occorrono circa due pieni poiché l’autonomia è di 8.500 chilometri. Considerando un prezzo unitario di circa 0,75 euro al litro, per andata e ritorno il totale è di 45mila euro ai quali vanno aggiunti circa 6mila euro di costi variabili connessi all’uso dell’aeromobile. Senza contare che i due piloti, i due specialisti e i due assistenti dell’Aeronautica all’indennità di trasferta hanno comunque diritto alla trasferta (i funzionari della Camera hanno rinunciato). Insomma, la spesa per carburante, personale e usura del mezzo dovrebbe essersi avvicinata ai 55mila euro.
Se Boldrini & Letta avessero ridotto le loro «carovane» (meglio ancora se la presidente della Camera avesse rinunciato) si sarebbe potuto utilizzare il Falcon 900. Il condizionale è d’obbligo perché la scelta dipende anche dall’Aeronautica che, in casi analoghi e per motivi di sicurezza, ha optato per l’Airbus anche con una decina di passeggeri poiché il Falcon ha un’autonomia di poco superiore agli 8mila chilometri. Per andare da Roma a Johannesburg, quindi, deve essere guidato con molta parsimonia. Quanto sarebbe costato l’impiego del Falcon? Poco più di 20mila euro, con un risparmio di oltre 30mila euro.
Le domande che da alcuni giorni ci si pone restano inevase. «È stato uno spreco di danaro pubblico? E se non lo è stato chi ha pagato per la presenza di accompagnatori?». Questi interrogativi sono stati ribaditi anche dal Codacons, l’associazione di consumatori che ieri ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti per verificare se la presenza del presidente della Camera, Laura Boldrini, e del compagno Vittorio Longhi abbiano rappresentato un inutile dispendio di risorse.
La risposta dovranno darla i magistrati ordinari e quelli contabili. Certo, la provocazione dei consumatori circa l’opportunità di partecipare a un evento «riservato a leader mondiali e capi di Stato» resta tutta. Al di là delle precisazioni del portavoce dell’inquilino numero uno di Montecitorio che ha ricordato come «Ungheria e Austria erano rappresentati anche dai presidenti delle rispettive Camere ». E resta senza risposta un altro quesito: è stato dato seguito alla direttiva del governo Monti che prevede il pagamento del «prezzo del biglietto » per gli accompagnatori? Sembrerebbe di no giacché la Camera ha tenuto a precisare che «è usuale che persone con incarichi istituzionali viaggino in coppia» e che questa era la seconda volta che Boldrini usava un volo di Stato. Le analogie con la partecipazione di Mastella al Gp di Monza? «Accomunare i due eventi significa non avere senso del ridicolo», ha replicato Montecitorio. Il volo di Stato, par di capire, è giusto solo se chi lo usa ha il pedigree giusto. Possibilmente, di sinistra.