Grazia Longo, La Stampa 17/12/2013, 17 dicembre 2013
TRAPIANTI, L’ULTIMO REGALO DI ROSSANA PODEST
[due pezzi]
Diversamente giovani, ma ugualmente utili. Le risorse della Terza Età si rivelano assai preziose anche sul fronte dei trapianti. L’ultimo esempio arriva dalla cronaca. L’attrice Rossana Podestà, morta il 10 dicembre scorso a 79 anni, ha donato cornee e fegato. Quest’ultimo è stato trapiantato con successo al Centro Trapianti Policlinico universitario Agostino Gemelli, diretto da Salvatore Agnes. Ma non si tratta ti un caso isolato, anzi. Basti sapere che oltre il 65% dei trapianti avviene grazie agli organi di ultrasessantacinquenni. Lo stesso Agnes ribadisce «che una donazione di organi può essere possibile anche a 80 anni e oltre».
Il trapiantologo del Gemelli ha accolto e rilanciato l’invito, espresso dai familiari di Rossana Podestà, di diffondere la notizia della donazione dei suoi organi, avvenuta per espressa volontà esternata in vita. A conferma dell’importanza della donazione a qualsiasi età.
L’importante è che il potenziale donatore abbia avuto uno stile di vita sano e non abbia contrattato malattie organo-specifiche. Vale per il fegato - che peraltro si autorigenera - ma anche per i reni. È sufficiente dare un’occhiata ai numeri forniti dal Centro nazionale Trapianti, diretto da Alessandro Nanni Costa. Ebbene: dal 2002 al 2012 sono stati ben 525 i donatori con 80 o più anni. Più nel dettaglio, 488 donatori di rene e 172 donatori di fegato (alcuni donatori hanno donato sia rene che fegato). E se già 80 anni vi sembrano un’eccezione sappiate che per il fegato, nel nostro Paese, ci sono stati donatori di 97 anni e per il rene di 89 . Cuore e polmoni hanno invece criteri anagrafici più stringenti rispetto agli altri organi.
Essere disponibili a offrire una parte di sè per garantire o a migliorare la vita a persone gravemente malate rappresenta un importante slancio di generosità. Tanto più se si pensa l’elevato numero di malati che hanno bisogno d’aiuto. In Italia, ad esempio, ci sono 91111 persone in lista d’attesa per un trapianto. E 1 milione e 337.711 italiani hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi: 122 mila e 79 lo hanno fatto tramite una registrazione presso l’Asl, 9 mila e 138 si sono registrati in Comune, ma la maggioranza, 1 milione e 206.494 si è iscritta all’Aido (Associazione italiana donatori)
L’età media dei donatori, comunque, secondo l’Organizzazione Nazionale Trapianti, è di 55 anni. L’Organizzazione nazionale dei trapianti si è posta la sfida di aumentare l’età media dei donatori di organi. Sfida che si gioca molto sul tavolo dell’informazione e della lotta a i pregiudizi. A partire proprio da quello dell’età del donatore. Eppure è proprio la realtà, scientificamente provata dai numeri sopra elencati, a dimostrare la possibilità - oltre che la grande rilevanza - del gesto dell’attrice Rossana Podestà. Non a caso le associazioni a sostegno della donazione di organi insistono sul «ruolo decisivo di una campagna di divulgazione che non solo sfati pericolosi preconcetti , ma che aiuti anche a potenziare la disponibilità a donare i propri organi».
Grazia Longo
«L’ANAGRAFE IN SALA OPERATORIA NON CONTA»–
Professor Salizzoni lei è il direttore, alle Molinette di Torino, del primo centro trapianti di fegato in Italia. Davvero i donatori anziani sono così tanti?
«Eccome se è vero. Proprio stanotte (ieri per chi legge, ndr) trapianterò il fegato di una persona di 84 anni».
Ma com’è possibile?
«Ci sono trentenni con un fegato che fa pietà rispetto a quello di novantenni».
Dipende dalle dipendenze, tipo quella dall’alcol?
«No, pensi che ho trapiantato il fegato di un gran bevitore il cui organo però era in ottimo stato. Lo stesso vale anche per chi ha il fegato malato».
Possibile?
«Certo, anche chi soffre di un virus come l’epatite C, può offrire il proprio fegato».
È forse una questione genetica?
«Anche, l’aspetto genetico influisce molto: chi ha il cosiddetto fegato grasso, non è un buon donatore neppure in giovane età».
L’età, quindi, non costituisce un limite?
«Proprio così. Dall’inizio dell’anno alle Molinette ci sono stati 135 trapianti e le garantisco che oltre il 60% del donatori aveva più di 60 anni. L’età anagrafica non costituisce alcun ostacolo alla riuscita di un trapianto».
[GRA.LON.]