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 2013  dicembre 16 Lunedì calendario

Renzi sfida Grillo • In Italia arriveranno le armi chimiche siriane • Fiducia in calo per telegiornali e talk show politici • Sembra un quadro di Arcimboldo la mascotte di Expo 2015 • Quelli che mangiano delfini, pettirossi, ricci e scoiattoli • Quando Peter O’Toole giocava a Scrabble con Sophia Loren Renzi Renzi, parlando a Milano sul palco dell’assemblea del Pd che ha formalizzato la sua nomina a leader democratico, ha sfidato Grillo: «Noi siamo pronti a rinunciare alla tranche di finanziamenti pubblici

Renzi sfida Grillo • In Italia arriveranno le armi chimiche siriane • Fiducia in calo per telegiornali e talk show politici • Sembra un quadro di Arcimboldo la mascotte di Expo 2015 • Quelli che mangiano delfini, pettirossi, ricci e scoiattoli • Quando Peter O’Toole giocava a Scrabble con Sophia Loren Renzi Renzi, parlando a Milano sul palco dell’assemblea del Pd che ha formalizzato la sua nomina a leader democratico, ha sfidato Grillo: «Noi siamo pronti a rinunciare alla tranche di finanziamenti pubblici. Quaranta milioni di euro. Ma tu Beppe firma subito le nostre proposte o sei solo un chiacchierone. Se non ci stai, l’espressione buffone vale per te». Grillo non si è mostrato interessato: «I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a noi. Sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum e che la stessa Corte dei Conti ha denunciato come non dovuti». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Siria Passeranno dall’Italia le armi chimiche siriane destinate alla distruzione. La Farnesina ha precisato che le sostanze verranno ospitate in un porto italiano per poi essere trasferite sulla nave americana “Cape Ray” dove saranno successivamente neutralizzate. Non è ancora certo quale sarà il porto di transito, ma fonti della Difesa parlano di un approdo civile «in Sicilia o in Sardegna», mentre ambienti diplomatici indicano un’installazione militare, comunque in un’area protetta. Il piano messo a punto da russi e americani insieme all’Opac (Organizzazione per la distruzione delle armi chimiche) è articolato: la prima fase prevede il trasferimento delle sostanze (circa 500 tonnellate di componenti separate che diventano un’arma se mixate insieme) nel porto siriano di Latakia. Una volta nello scalo, i contenitori (circa 150) verranno imbarcati su navi norvegesi e danesi. La fase successiva scatta con il trasporto in un Paese terzo: si era parlato dell’Albania, ma Tirana, per problemi di politica interna, ha detto no e il testimone è passato all’Italia. I container saranno scaricati in una zona sorvegliata da reparti militari per prevenire incidenti o atti ostili. Non è chiaro quanto sarà lunga la permanenza: l’Opac vorrebbe chiudere l’operazione di distruzione entro aprile e visto che servono dai 45 ai 90 giorni per trattare le sostanze potrebbe trattarsi di una sosta di alcune settimane. Nella terza fase è quella della neutralizzazione in acque internazionali i container saranno imbarcati sulla “Cape Ray”, dotata di apparati mobili in grado di filtrare le sostanze chimiche. Concluso il trattamento, resteranno delle scorie con «livello di tossicità piuttosto basso», che saranno consegnate a società civili specializzate nell’eliminazione dei prodotti chimici (Olimpio, CdS). Informazione Sei anni fa coloro che utilizzavano Internet erano poco più della metà (25%) rispetto a oggi, mentre il seguito della tv era più elevato di 7 punti. Due navigatori di Internet su tre (e quasi metà sulla popolazione intervistata) affermano di leggere regolarmente i quotidiani online. Tuttavia, la tv resta ancora, di gran lunga, il riferimento più frequentato anche se in calo di credibilità: solo due persone su dieci la considerano un medium davvero indipendente e libero. Il Tg3 (56,7% di valutazioni positive) e il Tg1 (52,4%) continuano a essere i più accreditati, fra gli italiani. Ma subiscono, entrambi, un declino, come quelli di Mediaset. Il Tg di La7, invece, segna un aumento di credibilità, rispetto al 2007, ma, per la prima volta dopo tanti anni, arretra, seppur di poco, rispetto al 2012. Gli unici tg che registrano una crescita costante, anche nell’ultimo anno, sono quelli sulle reti all news. Rai News24 e Sky Tg24. La stessa tendenza coinvolge i programmi di approfondimento e i talk legati all’attualità politica e sociale. Molti subiscono un brusco calo di fiducia. Ballarò, Servizio Pubblico, Otto e mezzo, In mezz’ora: perdono tutti intorno ai 4-5 punti, nella valutazione degli italiani (intervistati). Solo Report e Piazza Pulita fanno registrare una crescita di consensi significativa. Gran parte della popolazione sceglie i tg e i programmi di informazione in base alle proprie preferenze politiche. Il pubblico di centrosinistra dimostra fiducia per il Tg3 e il Tg di La7. Il quale risulta, in assoluto, il più apprezzato dagli elettori del M5S. Gli elettori di centrodestra, invece, guardano con fiducia i tg delle reti Mediaset e gli elettori di centro si fidano soprattutto del Tg1 e di Rai News 2 (Diamanti, Rep). Frutta La mascotte di Expo 2015, ideata dalla Disney: un volto sorridente composto da 11 frutti (banana, melagrana, anguria, mela, mango, arancia, pera, fico, rapanello, mais blu e aglio) simile ai ritratti di Arcimboldo. Ora i bambini dovranno scegliere il nome. Delfini Sul litorale romano alcuni ristoratori, sottobanco, servono il delfino, che non si può pescare né mangiare: lo vendono anche essiccato da asporto. Costa 200 euro al chilo. I delfini serviti a tavola possono essere quelli morti intrappolati nelle reti dei pescatori, i quali invece di denunciarli alla Capitaneria di Porto tagliano loro coda e testa e li vendono al mercato facendoli passare per squali. Oppure, sono vittime del bracconaggio. In tutto il Triveneto, nel Friuli e in parte della Lombardia si riescono a mangiare i pettirossi, sterminati a migliaia nonostante sia vietata la caccia. «Sono catturati in val Trompia e in val Sabbia, rivenduti spennati a 2,5 euro l’uno e serviti illegalmente dai ristoranti nei giorni di chiusura — dice Isidoro Furlan, vice comandante della Forestale di Belluno — con 50 euro a piatto ti mangi quattro-cinque pettirossi allo spiedo». In Emilia, in Abruzzo e Molise c’è chi cucina i ricci di bosco: «I bracconieri non riescono ad ammazzarli perché si chiudono a palla, quindi li buttano ancora vivi in pentola, nell’acqua bollente, poi li scuoiano e li friggono». Sull’Aspromonte, in Calabria, sopravvive l’usanza di consumare il filetto di scoiattolo, in Veneto quella di mangiare i ghiri con la polenta. Ce ne vogliono 4 o 5 per 6 persone: non sono in via di estinzione ma per legge non si potrebbero abbattere. Così come è vietato mangiare le cieche, le piccole anguille trasparenti essenziali per il ripopolamento della specie, ma in Toscana, soprattutto in provincia di Pisa, le fatte al forno con le patate sono considerate piatto d’eccellenza (Tonacci, Rep). O’Toole Ieri al Wellington Hospital di Londra è morto l’attore Peter O’Toole dopo una lunga malattia. Peter Seamus O’Toole veniva da famiglia modesta, figlio di un allibratore. Nato nel Connemara, in Irlanda, il 2 agosto 1932, subito trasferito in Inghilterra, fu cronista e fattorino che a richiesta recitava a memoria i 154 sonetti di Shakespeare. Sposato due volte, tre figli, oltre novanta film, otto nomination e mai un Oscar, se non quello alla carriera, assegnatogli nel 2003: quella volta avrebbe voluto rifiutare, ma fu convinto a ritirare la statuetta da Meryl Streep. Scrabble «Nelle pause, tra una inquadratura e l’altra, passavamo il tempo a giocare a Scrabble. E lui si arrabbiava: ma come fa una napoletana a vincere ogni volta? Ma io ho fatto le Magistrali e abbiamo studiato il latino, tu certe cose non le puoi sapere, gli dicevo» (Sophia Loren ricordando Peter O’Toole, con cui girò L’uomo della Mancha). Gauloises Neanche dopo un tumore Peter O’Toole smise di fumare Gauloises senza filtro: «Abbiamo il diritto di nutrire i nostri polmoni come loro richiedono». Altezza «Mi piacerebbe aver fatto più commedie romantiche, ma dicono che sono troppo alto per il ruolo di un innamorato, metterei a disagio le partner» (Peter O’Toole).