Davide Marchi, La Gazzetta dello Sport 16/12/2013, 16 dicembre 2013
IL NUMERO 5 PORTA BENE, IL 22 NO, PERO’
Con i numeri dei piloti permanenti dal 2014, è aumentata la curiosità di provare a vedere quali sono stati i più fortunati nella storia della F.1 e quelli che sarebbe meglio evitare. Intanto, una premessa: nessun pilota potrà brillare per originalità poiché in 64 anni di storia tutti i numeri tra il 2 e il 99 sono stati scelti, o dati in sorte, a un pilota almeno una volta (il record con lo stesso numero, il 26, è di Jacques Laffite : 176 GP). Persino il temuto 13, quasi sempre evitato dalla F.1, ha avuto la sua chance, era il GP Gran Bretagna 1976 e a sfidare la sorte fu la pilota inglese Divina Galica su Surtees-Ford che non si qualificò.
Escluso l’1 che spetta al campione mondiale e non è disponibile, i numeri più vincenti sono stati il 5, portato in gara da Nigel Mansell e per 4 stagioni anche da Fernando Alonso , e il 2. Se il numero 1 infatti ha vinto ben 179 GP, il 5 è 129 mentre il 2 è a 83. Il 5 è anche la miglior scelta per vincere il titolo: ne ha centrati 9 mentre con il 2 ci è riuscito solo Alain Prost (1985, ‘89 e ‘93).
Un numero particolare è il 22 che, legato per anni alla fragile Alfa Romeo, ha collezionato ben 274 ritiri, record negativo, ma ha pure vinto 2 Mondiali di fila, con Lewis Hamilton nel 2008 (la McLaren era reduce dalla spy story) e Jenson Button nel 2009 (con l’esordiente BrawnGP). Il secondo peggior numero è il 15, con 273 ritiri, dovuti in gran parte all’inaffidabilità della Renault dei primi anni.
Per quanto riguarda la vittoria ottenuta con il numero più alto il primato è di Alberto Ascari che in Germania nel 1952 vinse con grand chelem (vittoria, pole, giro veloce e tutta la gara in testa) con il numero 101 che però non sarà sceglibile nel 2014. Tra quelli disponibili i primati per vittorie, giri veloci e pole position spettano a Lee Wallard , che nel 1951 vinse la 500 Miglia di Indianapolis ottenendo anche il giro veloce con il 99, e a Walt Faulkner , in pole a Indy nel ‘50 col 98. Il più basso invece, è lo 0 (pure proibito), che con Damon Hill ha vinto 9 GP tra 1993 e 1994, negli anni in cui alla Williams si diventava iridati e si lasciava il team (Prost e Mansell). Il numero più alto visto in pista è il 136 che il tedesco dell’est Rudolf Krause aveva sulla sua Bmw nel GP Germania 1952. Si ricorda però il anche il 208 della Brabham-Ford di Lella Lombardi al GP Gran Bretagna 1974. La macchina era sponsorizzata da una radio la cui frequenza era proprio 208 OM. L’italiana non si qualificò.