Enrico Franceschini, la Repubblica 13/12/2013, 13 dicembre 2013
SE LA CELLA SFRATTA IL SECONDINO
La notizia è di quelle che inizialmente suscitano sorpresa, sdegno o ilarità: in Gran Bretagna hanno aperto due nuove prigioni in cui in ogni cella ci sono telefono, doccia e schermo interattivo che permette di scegliere il pasto desiderato e anche il tipo di attività da svolgere dietro le sbarre. E in futuro le carceri del Regno Unito saranno tutte così. Troppi comfort per dei detenuti, si scandalizzerà qualcuno: cos’è, una galera o un albergo a cinque stelle? Né l’una né l’altro, nelle intenzioni delle autorità britanniche. I nuovi penitenziari sono stati pensati con l’obiettivo di accelerare la riabilitazione dei detenuti e di farli sentire meno lontani dalla società esterna. I telefoni, naturalmente, sono tenuti sotto controllo e comunque non possono ricevere chiamate da fuori. L’altra funzione della riforma è che permette di impiegare meno personale e quindi di risparmiare fondi pubblici. È l’idea della prigione “fai-da-te”: così come scompaiono le cassiere ai supermarket e gli impiegati di banca in banca, un giorno nelle carceri non ci saranno più guardie e secondini, ma soltanto carcerati.