Massimo Galli, ItaliaOggi 13/12/2013, 13 dicembre 2013
I BAR LOW COST, NOVITÀ SPAGNOLA
Per fronteggiare la crisi i bar spagnoli diventano a basso costo. Con una disoccupazione da record ormai balzata al 26% e stipendi sempre più bassi, a molti locali non è rimasto che un modo per evitare di abbassare la saracinesca: andare incontro al portafoglio sempre meno ricco dei clienti.
Così è in pieno sviluppo una catena di bar chiamata Mercado Provenzal. Nata un anno fa a Siviglia, ora conta una ventina di locali, di cui undici di proprietà e gli altri in franchising, e altre aperture sono in cantiere. Il segreto è scritto sulla vetrina: mezzo litro a 40 centesimi, la birra meno cara della Spagna. Tapas a un euro, due menù al prezzo di uno e altri sconti. Alvaro Samper, uno dei fondatori della catena, dice che è stata percorsa una strada nuova, basata su margini limitati e volumi elevati. Mediamente il fatturato ammonta a 25 mila euro al mese e questo permette all’imprenditore di intascare un utile di 5 mila euro. L’allestimento del locale costa 50 mila euro e il rientro dall’investimento è raggiunto in meno di un anno.
Niente è lasciato al caso: gli acquisti si fanno all’ingrosso a prezzi contenuti e la gestione è al risparmio. Non c’è cucina né personale specializzato, e neppure servizio in sala: le tapas arrivano già preparate (manca solo il tocco finale), il cliente ordina al banco e poi ritira cibo e bevande. Un’offerta che gli spagnoli stanno apprezzando.