Carlantonio Solimene, Il Tempo 13/12/2013, 13 dicembre 2013
BONINO-CHOC: «MARIJUANA LIBERA?
VA BENISSIMO» –
Marijuana? Sì grazie! Non ci pensa su troppo il ministro degli Esteri, Emma Bonino, quando nel corso della sesta Conferenza Italia-America Latina-Caraibi i giornalisti le chiedono cosa ne pensa della decisione delle autorità dell’Uruguay di legalizzare l’uso della marijuana: «Va benissimo - spiega - non è totale ma va benissimo. Vado in Uruguay a marzo».
Dichiarazioni, peraltro, in linea con la vicenda politica dell’esponente radicale, da sempre impegnata in prima linea con Marco Pannella nella battaglia per la legalizzazione delle droghe leggere. Ma in questo caso le sue parole sono destinate a far discutere. Perché pronunciate da un’esponente politica più volte in predicato di salire al Quirinale e attualmente ministro di primo piano in un governo «eterogeneo».
E infatti le reazioni più «piccate» alla sua presa di posizione arrivano proprio dalla componente alfaniana della maggioranza. Il senatore Carlo Giovanardi, ad esempio, proprio ieri aveva pubblicato sul suo sito ufficiale i risultati di una ricerca scientifica che dimostrano i danni al cervello provocati dall’uso prolungato di droghe leggere. Risultati poi ribaditi in un’intervista a Radio 24 e subito finiti nel carnaio delle polemiche sul web. In serata, l’intemerata della Bonino a favore della liberalizzazione non gli ha certo fatto piacere. «È molto grave che un ministro degli Esteri faccia dichiarazioni simili - spiega a Il Tempo - perché non rispettano né il Parlamento italiano né le convenzioni internazionali che l’Italia ha firmato. La sua è e resta un’opionione personale, di certo non rappresenta la linea del governo».
La rabbia di Giovanardi, però, si scaglia anche contro il governo uruguayano. «Hanno parlato della liberalizzazione come di un "esperimento". Io dico che è un cinico esperimento sulla pelle dei giovani, al quale sono peraltro contrari 62 uruguayani su 100 e che è già stato censurato anche dall’Onu».
Critiche alle frasi del ministro anche da Forza Italia. «È una dichiarazione coerente con la sua storia, ma sorprende ugualmente arrivando da un ministro - spiega a Il Tempo Mariastella Gelmini - ma preferisco evitare polemiche. Siccome non ha competenza in materia di droghe ci sentiamo rassicurati, visto che la nostra posizione è totalmente all’opposto. Se avesse avuto competenza, invece, ci sarebbe stato da preoccuparsi».
Il «caso», quindi, sembra spegnersi senza conseguenze. Se ne riparlerà forse a marzo, quando la Bonino sarà in Uruguay per un viaggio di Stato. E verificherà da vicino gli effetti della legalizzazione.