Giuliano Aluffi, Il Venerdì 13/12/2013, 13 dicembre 2013
L’UOMO CAPACE DI PRODURRE ENERGIA CON L’ACQUA SPORCA
Le fogne delle nostre città potrebbero diventare preziose centrali elettriche amiche dell’ambiente grazie all’idea che Craig Criddle, docente di ingegneria ambientale a Stanford, ha pubblicato sulla rivista scientifica Pnas: una batteria che si può ricaricare sfruttando il lavoro dei microbi sui residui organici. come funziona il sistema? «Esistono dei microbi detti “elettrogenici”, che colonizzano ambienti anaerobici e producono energia tramite reazioni chimiche con minerali ossidati o residui organici. Sono come piccole centrali elettriche: hanno sistemi di estrazione di energia molto validi, affinati in milioni di anni dall’evoluzione. Noi abbiamo costruito una batteria dove colonie di microbi, ancorate con filamenti di carbonio all’elettrodo negativo, digerendo residui organici nell’acqua sporca rilasciano elettroni che sono catturati dall’elettrodo positivo. È una conversione di energia molto efficiente, che può superare le prestazioni del fotovoltaico». E come si può applicare? «Gli impianti di depurazione delle acque reflue possono diventare centrali elettriche. Oggi il trattamento delle acque di scarico consuma 0,6 kWh per metro cubo d’acqua trattata. Questa tecnologia, invece di consumare energia, potrebbe generare il triplo o il quadruplo di quella adoperata». Quali sono i vantaggi? «Emissioni zero. Tutte le riserve che contengono materia organica in uno stato meno concentrato rispetto al petrolio o al carbone, come i sedimenti marini o le acque di scarico, sono molto promettenti perché contengono energia chimica che si può estrarre senza inquinare. Invece di piattaforme marine che estraggono petrolio potremmo avere piattaforme che, grazie ai microbi, recuperano energia dai sedimenti marini».