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 2013  dicembre 12 Giovedì calendario

PASSERA DEBUTTA NELLE START-UP


Il mondo delle startup e il mercato 2.0, quello online, sono stati tra i suoi cavalli di battaglia nel breve periodo alla guida del dicastero dello Sviluppo, con tanto di task force per la nascita dell’Agenda digitale. Ora, in procinto di dare vita a un proprio movimento politico e di riposizionarsi nello scacchiere economico-finanziario, Corrado Passera decide di scommettere sull’innovazione tecnologica.
L’ex ceo di Intesa Sanpaolo e già membro dell’esecutivo tecnico targato Mario Monti ha deciso di investire nel capitale di Club Italia Investimenti 2. L’ingresso di Passera nell’azionariato di questa sorta di incubatore di aziende che finanzierà imprese neonate con una quota del 10%, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, è avvenuto nelle scorse settimane. Ad affiancare Passera ci saranno, tra gli altri, Cristiano Esclapon (con il 19,65%), banker già ai vertici di Euromobiliare, Merrill Lynch ed Esperia; Leonardo Ferragamo (15,11%), l’imprenditore fiorentino dell’omonima maison di moda quotata a Piazza Affari; la Tdb (con il 14,61%) di Paolo Barberis (fondatore di Dada); la H-Farm Italia (al 10%) di un altro protagonista delle startup di successo, Riccardo Donadon. Ci sarà anche, a titolo personale (con il 5%), Riccardo Monti superconsulente ai vertici di Boston Consulting Group. Non manca il top manager di Eni, Marco Alverà (anch’egli con il 5%). L’obiettivo del progetto Club Italia Investimenti 2 (che segue il primo lancio del 2008) è quello di affiancare nella cosiddetta fase di pre-seed (la fase di sperimentazione innovativa, il finanziamento dell’idea innovativa) gli acceleratori d’impresa, quei veicoli che a loro volta consentono alle start up di elaborare a livello industriale i processi e di lanciare i prodotti sul mercato. Club Italia Investimenti 2, in particolare, mette a disposizione di chi vuole sperimentare, sostenuto da un cosiddetto business accelerator, un capitale di 25-50 mila euro che consenta l’avvio dell’operatività. L’intento di questo progetto è finanziare circa 45 aziende all’anno.