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 2013  dicembre 11 Mercoledì calendario

NUOVA CASSA PER FININVEST: CEDUTO IL 5% DI MEDIOLANUM


La famiglia Berlusconi fa cassa vendendo un pacchetto di azioni Mediolanum, dello storico socio e alleato Ennio Doris. Con un blitz pre-natalizio Fininvest, la cassaforte dell’ex premier Silvio Berlusconi e dei suoi cinque figli, ha avviato un collocamento-lampo (in gergo tecnico accelerated bookbuilding) sul 5,6% della società di promotori finanziari e risparmio gestito. Una limatura, visto che Fininvest ha il 34% e scenderebbe al 30.
La vendita, affidata a Unicredit, ha interessato 41,3 milioni di azioni ordinarie, che ieri in Borsa quotavano 6,42 euro (in discreto rialzo, +0,71%). A comprare sono investitori istituzionali esteri. Mediolanum viaggia ai massimi da un anno (+75%): se si voleva prendere un po’ di profitto, non c’era momento più giusto. Ipotizzando una vendita a prezzi di mercato, l’amministratore delegato Pasquale Cannatelli, potrebbe iscrivere in bilancio un incasso di 265 milioni di euro (ma trattandosi, tecnicamente, di una vendita ai blocchi, si applica uno sconto che varia dallo 0,5% fino al 3%). Quanto basta per assorbire un’eventuale perdita operativa della holding, quest’anno. E soprattutto per compensare la tegola della Cassazione che in estate ha condannato la Fininvest a rimborsare la Cir di Carlo De Benedetti con un maxi risarcimento da 494 milioni (la holding presieduta da Marina Berlusconi si era cautelata un anno fa nello stato patrimoniale dal rischio-sentenza con una riserva di 409 milioni, ma senza contabilizzare la perdita in conto economico, convinta di aver ragione e di poter limitare notevolmente i danni con il ricorso. Fininvest ha venduto una porzione di titoli non vincolati al patto di sindacato. Su un totale del 34% detenuto, un 25% è stato conferito in un accordo parasociale col socio Doris. Il 5,6% ceduto fa parte del 10% circa fuori patto. Fermi gli impegni previsti dal patto di sindacato, è stato ieri precisato da Fininvest, la holding ha assunto come di prassi nei confronti di Unicredit un impegno di lock-up per un periodo di novanta giorni riguardante le azioni complessivamente detenute in Mediolanum al termine dell’operazione.
In tre degli ultimi quattro anni, Fininvest non aveva pagato dividendi, mettendo a dieta la famiglia. Quest’anno la holding ha poi cercato in qualche modo di remunerare i soci, ma attingendo alle riserve (per 93 milioni). La vendita del pacchetto di Mediolanum, senza nulla pregiudicare sul controllo, consente di mettere fieno in cascina, magari da usare per possibili future operazioni. Per il momento in casa Fininvest hanno spiegato la decisione con la volontà di «rafforzare la propria struttura patrimoniale e finanziaria» ha chiosato Cannatelli. L’anno scorso la holding ha perso 285 milioni (sulla scia dei bilanci in rosso di Mondadori e di Mediaset, per quest’ultima il primo nella sua storia). Anche il 2013 rischia di essere sulla falsariga, ma con l’operazione di ieri, Fininvest si assicura un eventuale salvagente per il conto economico.