Maurizio Stefanini, Libero 11/12/2013, 11 dicembre 2013
LA NUOVA UNIONE DEGLI ANTI-EURO PARTE DA BRUXELLES
Da tempo ne sta parlando e sta intessendo i relativi rapporti, ma è stamattina che, a Bruxelles, Marine Le Pen terrà la conferenza stampa di presentazione della nuova alleanza anti-euro preparata apposta per le elezioni europee dell’anno prossimo. Con lei, eurodeputata e leader del Front National francese, c’è Franz Obermayr, eurodeputato dell’Fpö austriaco e presidente di quell’Alleanza Europea per la Libertà (Efa) che è stata fondata nel 2010 e che Marine sta appunto cercando di trasformare in catalizzatore della protesta continentale.
UN’IMMAGINE NUOVA
Al momento della fondazione, va detto, l’alleanza non raccoglieva partiti, ma individui: appunto, i due eletti dell’Fpö Andreas Mölzer e Franz Obermayr; Marine Le Pen; l’eurodeputato del partito indipendentista fiammingo Vlaams Belang Philip Claeys; e Godfrey Bloom, fuoriuscito dal Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (Ukip). C’erano inoltre tre rappresentanti di movimenti non presenti al Parlamento Europeo: Torsten Gross, del tedesco «Cittadini in rabbia »; Kent Ekeroth, dei Democratici Svedesi; e Sharon Ellul-Bonici, ex-laburista maltese.
Dopo aver aderito in principio sono invece usciti da una parte i due eletti del movimento lituano Ordine e Giustizia, Rolandas Paksas e Juozas Imbrasas, che sono andati in quel gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (Efd) in cui sta anche la Lega Nord; dall’altro l’eurodeputata ungherese Krisztina Morvai, ex-Jobbik, ma comunque antisemita forsennata. La sua emarginazione sembra in effetti confermare la svolta moderata su cui Marine Le Pen sta giocando la sua nuova immagine.
Ma il quadro è fluido, e al Parlamento Europeo c’è un regolamento draconiano che per fare un gruppo, con relativi vantaggi economici e di visibilità, impone 25 eletti di almeno sette Paesi diversi.
LE TRATTATIVE IN CORSO
Marine Le Pen ha in particolare puntato a inserire nell’asse tra Fronte Nazionale e Fpö anche il Partito della Libertà (Pvv) dell’olandese Geert Wilders, e dopo che a novembre il capogruppo della Lega Nord a Strasburgo Lorenzo Fontana ha partecipato alle riunioni preparatorie per questa Efa allargata adesso il neoeletto segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha annunciato che al Congresso federale di domenica prossima parteciperanno Marine Le Pen e Geert Wilders assieme al leader dell’Fpö Christian Heinz Strache.
Il think tank britannico Mhp ha fatto un’elaborazione che darebbe alla nuova Efa con la Lega tra i 35 e i 40 eletti. Almeno metà, una ventina, del solo Fronte Nazionale, che attualmente nei sondaggi è il primo partito francese. Il Pvv olandese ne avrebbe altri cinque, Lega Nord e Fpö tra i 3 e i 4 a testa, e un paio a testa Vlaams Belang e Democratici Svedesi.
Qualcosa in più si potrebbe ottenere se andassero in porto le trattative in corso in queste ore con Veri Finlandesi, Partito Nazionale Slovacco e Partito del Popolo Danese, mentre per ora l’Ukip di Nigel Farage malgrado il corteggiamento abbastanza serrato di Marine preferisce stare fuori in attesa di ulteriori sviluppi della situazione. L’indipendenza del Regno Unito, evidentemente, secondo loro va difesa anche da altri indipendentisti.