11 dicembre 2013
Bruna Bovino, 29 anni. Italo-brasiliana, separata, due figli piccoli, fino al 2011 aveva lavorato in un centro massaggi a Triggiano (Bari), poi se n’era andata denunciando il proprietario che le chiedeva di assecondare le voglie sessuali dei clienti (tra qualche tempo avrebbe dovuto testimoniare al processo) e s’era messa a gestire uno studio estetico a Mola di Bari
Bruna Bovino, 29 anni. Italo-brasiliana, separata, due figli piccoli, fino al 2011 aveva lavorato in un centro massaggi a Triggiano (Bari), poi se n’era andata denunciando il proprietario che le chiedeva di assecondare le voglie sessuali dei clienti (tra qualche tempo avrebbe dovuto testimoniare al processo) e s’era messa a gestire uno studio estetico a Mola di Bari. Trovata cadavere lì dentro, il corpo in parte carbonizzato, il 12 dicembre. Quattro giorni dopo l’autopsia stabilì che qualcuno l’aveva ammazzata infilandole nel collo più volte un paio di forbici e poi, per non lasciare tracce, aveva dato fuoco alla stanza. Giornata di giovedì 12 dicembre nel centro estetico Arwen a Mola di Bari.